(Giuseppe Zaccaria, La Stampa 15/1/2009; Giovanni Bianconi, Corriere della Sera 15/1/2009), 15 gennaio 2009
Cesare Battisti, 52 anni e latitante da 28, condannato per quattro omicidi, non tornerà dal Brasile per essere processato ma resterà libero godendo dello status di rifugiato politico
Cesare Battisti, 52 anni e latitante da 28, condannato per quattro omicidi, non tornerà dal Brasile per essere processato ma resterà libero godendo dello status di rifugiato politico. Commento di Oreste Scalzone: «L’Italia strilla e parla di anomalia, ma negli ultimi anni ha chiesto estradizioni a sette Paesi fra cui Canada, Gran Bretagna, Giappone, Argentina, Nicaragua, e le estradizioni non ci sono state». Le cose in Brasile sono andate come sono andate per via di una lettera di Francesco Cossiga, sollecitata dall’avvocatessa francese di Battisti, che in sostanza diceva: «I crimini che la sovversione di sinistra e l’eversione di destra hanno compiuto sono certamente crimini, ma non certamente "crimini comuni", bensì "crimini politici"». Cossiga, è imbarazzato? «No, perché mai? Io quelle cose le ho sempre pensate e dette, e dunque non potevo fare diversamente».