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 2009  gennaio 15 Giovedì calendario

MURDOCH E BERLUSCONI RIPARTE LA BATTAGLIA


Rivedremo Ilaria D’Amico in tubino d’ordinanza, tra un tempo e l’altro di una partita di calcio, invitare le masse popolari di Sky alla lotta contro il raddoppio dell’Iva da parte di Silvio Berlusconi? Tenetevi forte:forse assisteremo a qualche cosa di ben più inquietante, vedremo finalmente una battaglia vera che potrebbe mettere in difficoltà il premier e quello che ha di più caro, cioè il suo portafoglio e la sua Mediaset. Uno scontro che nessuna opposizione ha finora messo in campo in questa legislatura. Rupert Murdoch, il più potente editore del mondo, contro Berlusconi, il tycoon di Arcore sceso in politica per fermare i comunisti, è uno spettacolo che potrebbe battere l’audience del Grande Fratello. Le storielle apparse sui giornali per predicare il verbo berlusconiano sulla grande amicizia e gli splendidi rapporti tra il premier e Murdoch sono tutte balle. L’editore di Sky è arrabbiato e offeso con Berlusconi per quanto il governo ha deciso a proposito del raddoppio dell’Iva dal 10 al 20% per le tv a pagamento. Un provvedimento motivato dall’esecutivo con un vincolo europeo, vincolo che, secondo Sky, non esiste.Ma, forse, non è solo la questione dell’Iva, che Murdoch avrebbe anche accettato dopo un periodo di sospensione (proposta arrivata in Parlamento, ma respinta), a turbare i rapporti con Berlusconi, quanto il comportamento sprezzante del premier. E allora, come è maturata la nuova offensiva del miliardario australiano? Murdoch è arrivato a Milano il 7 gennaio, accompagnato dal figlio James. Nel quartier generale di Santa Giulia, nella periferia milanese dove una volta sorgevano fabbriche e altoforni, ha incontrato la prima linea dei manager italiani, con in testa l’amministratore delegato Tom Mockridge, e ha discusso della questione dell’Iva convidendo la posizione dei suoi uomini nei confronti del governo. Ma quando gli è stato detto che la campagna contro il raddoppio dell’imposta era stata sospesa durante il periodo di Natale, Murdoch è rimasto perplesso e ha ordinato di riprenderla. «Perchè vi siete fermati? Dobbiamo continuare, subito» ha detto. Come mai? Come spiegare l’impossibilità di Murdoch di pacificarsi con Berlusconi, di trovare un’intesa o almeno una spiegazione come avviene tra amici e tra ex soci in affari? L’editore australiano è dispiaciuto per la questione dell’Iva, ma si sente «personalmente offeso», come è stato riferito da alcune fonti, dal comportamento di Berlusconi. Circa un mese fa Murdoch aveva preso carta e penna per scrivere una lettera strettamente personale al premier. In quella lettera l’editore australiano, pur rispettando le decisioni del governo italiano, contestava le motivazioni dell’aumento e raccontava la sua sorpresa per un provvedimento che violava la promessa elettorale di Berlusconi di non aumentare le tasse e colpiva un concorrente diretto delle sue tv, evidenziando così il clamoroso conflitto di interessi del premier. A questa lettera Berlusconi non ha mai risposto. Silenzio. Addio alle gite in barca, dimenticati gli accordi azioniari, seppelliti i sorrisi e i buoni propositi. Murdoch ci è rimasto male: nemmeno due righe di risposta. Ma essendo un uomo di mondo e forse un tipo anche più carogna di Berlusconi ha fatto quello che fanno gli imprenditori quando vengono attaccati: reagire e colpire. Ai suoi manager Murdoch ha chiesto se la Confindustria avesse preso posizione sul raddoppio dell’Iva. Ma, purtroppo, nessun leader confindustriale si è mosso. Chissà se gli uomini di Sky hanno riferito a Murdoch che il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, è una patriota entrata nella cordata benedetta dal premier per Alitalia? La prima mossa della nuova fase è stata una lettera dell’amministratore Mockridge a tutti i parlamentari per contestare le motivazioni del decreto. Ma è solo all’inizio. Se Murdoch fa l’opposizione a Berlusconi, lo spettacolo è imperdibile