Barbara Fiammeri, Il sole 24 ore 16/1/2009, 16 gennaio 2009
LA SECESSIONE IN ITALIA C’E’ GIA’, E’ NEI FATTI
arrabbiato Raffaele Lombardo. E non lo nasconde. «Così non va. Neppure un casinò ci fanno fare, quasi dovessimo mettere a rischio Campione d’Italia. Intanto però ci tagliano un miliardo e mezzo per le strade provinciali, utilizzano le risorse del Fas (Fondo aree sottoutilizzate, ndr) per finanziare tutto tranne che il Sud e arrivano addirittura a prevedere un costo più alto della bolletta elettrica proprio qui, in Puglia e Sicilia, dove si produce gran parte di quella utilizzata nel Paese!». Il Governatore siciliano, primo nel gradimento dei cittadini in base all’indagine Ipr Marketing pubblicata lunedì dal Sole 24 Ore, è appena rientrato da Roma. Poche ore fa l’Mpa, il Movimento dell’autonomia siciliana di cui è leader indiscusso, si è rifiutato di votare a favore del Dl anticrisi. «Un segnale», spiega, che attende di essere raccolto.
La fiducia al Governo però l’avete votata...
La fiducia a Berlusconi non la faremo mai mancare. Ma è tempo che le cose cambino e noi parlamentari meridionali dobbiamo fare la nostra parte. Berlusconi essendo il premier deve fare i conti con più richieste, soddisfare più interessi, ma se ad alzare la voce è una parte sola (la Lega, ndr) inevitabilmente anche le scelte dell’Esecutivo non saranno equilibrate.
Eppure anche la Lega si lamenta: i soldi a Roma e Catania, Malpensa, le risorse per l’Expo che non arrivano. Chi ha ragione?
Vedrà che i soldi a Milano arriveranno. Per quei 140 milioni a Catania hanno fatto il finimondo ma erano fondi del Fas, fondi per il Sud. La Lega giustamente fa il suo mestiere e lo fa bene, difende gli interessi dei suoi elettori: il Nord depauperato da Roma, la secessione del Nord. Ma la secessione già c’è nei fatti. Ci sono due Italie, quella dove ci si lamenta perché c’è un intasamento del traffico ferroviario per l’arrivo dell’Alta velocità e quella dove neppure ci sono le ferrovie: mi piacerebbe invitare i miei amici leghisti a fare un viaggetto in treno tra Palermo e Catania.
Berlusconi ha garantito che i fondi del Fas andranno alle infrastrutture del Sud. Lei gli crede?
Ce lo auguriamo e siamo usciti dall’Aula per rafforzare quest’impegno. Leggo tutti i giorni che la Lega condiziona il Governo. Ed è vero, ma se i parlamentari meridionali si muovessero tutti insieme, al di là della loro appartenenza, condizionerebbero assai di più!
Cos’è, il partito del Sud contro quello del Nord?
Perché Penati non difende Malpensa quanto Bossi e il sindaco Moratti? Io sono un autonomista da sempre e un federalista convinto, credo profondamente nella necessità che le classi dirigenti meridionali si assumano le loro responsabilità e abbandonino la politica assistenzialista. Da presidente di Regione sto lavorando in tal senso e con non poche resistenze anche dentro la mia maggioranza.
Ma non è che sotto sotto il federalismo non lo volete?
Al contrario. Io condivido il principio che una tac deve costare in Lombardia come in Sicilia ma l’Alta velocità non me la posso fare da solo! E se qualcuno pensa che la compartecipazione si fa con l’Irpef, si sbaglia di grosso. Ogni anno lo Stato con le accise petrolifere su quanto viene raffinato in Sicilia recupera ben 10 miliardi: ce ne lasciassero la metà e il Ponte sullo Stretto ce lo finanziamo in due anni!