Vittorio Da Rold, Il sole 24 ore 16/1/2009, 16 gennaio 2009
L’AUSTRIA CHIUDE BANK MEDICI
Bank Medici, la banca viennese travolta dallo scandalo Madoff e partecipata al 25% da UniCredit, è nel mirino del governo austriaco: secondo fonti autorevoli del ministero delle Finanze di Vienna, infatti, la banca «potrebbe essere chiusa in tempi rapidi» per le criticità e le deficienze emerse nel corso dell’inchiesta condotta dagli ispettori governativi. Come è noto, Bank Medici ha reso noto di aver perso 2,1 miliardi di dollari investiti in fondi gestiti da Bernard Madoff, l’ex presidente del Nasdaq ora indagato per frode dalla Sec americana.
L’intervento punitivo, che potrebbe scattare entro poche settimane, metterebbe fine all’incredibile avventura della «banca invisibile», o la «Mickey Mouse Bank», come viene chiamata con dispregio in questi giorni nei circoli viennesi. Il filone alpino dello scandalo Madoff, che ha visto ai primi di gennaio l’Autorità di controllo finanziario austriaca, l’Fma, decidere di nominare Gerhard Altenberger commissario, per «salvaguardare gli interessi dei creditori e le attività della società» situata al quarto piano della anonima palazzina anni 50 al numero 6 della Operagasse; ma tutto lo sforzo delle autorità di vigilanza non basterà a salvare l’istituto austriaco che «verrà liquidato secondo la procedura normale prevista per i casi di mancanza di clienti e di business», spiegano le fonti locali che hanno parlato in condizioni di anonimato.
Solo la signora Sonja Kohn, 60 anni, la "flamboyant" fondatrice di Bank Medici (che ieri in una missiva di posta elettronica ha dichiarato che «Madoff non era un suo amico, né si confidava con lei e di provare un dolore intollerabile per la vicenda in cui è caduta vittima») starebbe cercando disperatamente un "cavaliere bianco" per opporsi alla decisione in arrivo, mentre Bank Austria, socio di minoranza, non dovrebbe avere nulla in contrario per una partecipazione che a libro vale appena 1,5 milioni di euro e che ha procurato, tramite Pioneer Alternative Investment Management, la società specializzata in hedge funds di UniCredit, attraverso i fondi Primeo di Bank Austria, una perdita agli investitori di 800 milioni.
Il discorso delle autorità viennesi è semplice, spiegano le fonti locali: Bank Medici ha avuto la licenza di operare come banca generale appena nel dicembre del 2003, ha solo sedici impiegati compreso il Ceo, ma l’80% dei profitti arrivava da commissioni di fondi legati al gruppo Madoff mentre il 90% dei suoi clienti è risultato straniero (forse anche oligarchi russi o ucraini e facoltosi italiani). Nel 2007 ha dichiarato solo 800mila euro di profitti su un totale di 4-5 milioni di euro di commissioni. In queste condizioni non c’è futuro e il suo destino è segnato senza possibilità d’appello. Nessun commento, invece, su come mai i controlli pubblici non abbiamo mai dato in anticipo segnali d’allarme.
Era stata la stessa Bank Medici il 16 dicembre ad ammettere che i suoi fondi Herald Usa Segregated Portfolio One ed Herald (Lux) Us Absolute Return avevano investito per intero le somme di cui disponevano presso Madoff. La banca aveva inoltre dichiarato di aver assunto la gestione di un terzo fondo, Thema Fund, sede a Dublino, a fine 2006. Solo dopo l’auto-denuncia le autorità di Vienna hanno appurato che Bank Medici altro non faceva che attività con i fondi Madoff. A quel punto sono scattate le contromisure bipartisan visto che nel consiglio di sorveglianza della Bank Medici siedono sia Ferdinand Lacina, ex ministro delle Finanze legato ai socialdemocratici della Spoe, sia Hannes Farnleitner, ex ministro dell’Economia dei popolari della Oevp, entrambi molto seccati di essere stati coinvolti in una faccenda, a dir poco, opaca e che potrebbe costare parecchio all’immagine del Paese alpino. Così Vienna ha deciso di salvaguardare, con la chiusura di Bank Medici, un settore strategico (i mutual funds) che in Austria vale, secondo la Vöig, l’Associazione di categoria, ben 163,75 miliardi di euro nel 2007 con 2.364 investment funds austriaci attivi e ben 4.962 fondi di investimento stranieri presenti sul suo ricco mercato che, per di più, vanta uno dei segreti bancari più impenetrabili al mondo.
Insomma, il colpo è duro, ma di fronte allo scandalo Madoff-Bank Medici il Governo di coalizione di Vienna è più che mai deciso a salvaguardare il prestigio della sua piazza finanziaria, su cui potrebbe ricadere un’ondata di richieste di risarcimenti che qui già chiamano "l’effetto tsunami" del terremoto Madoff.