Ignazio Ingrao, Panorama, 22 gennaio 2009, 22 gennaio 2009
Iraq, guerra tra vescovi. Vescovi iracheni a rapporto dal Papa dal 19 al 24 gennaio. A 10 mesi di distanza dall’uccisione dell’arcivescovo di Mossul, Paulos Faraj Rahho, Benedetto XVI non può nominare il successore a causa delle rivalità che dividono l’episcopato iracheno
Iraq, guerra tra vescovi. Vescovi iracheni a rapporto dal Papa dal 19 al 24 gennaio. A 10 mesi di distanza dall’uccisione dell’arcivescovo di Mossul, Paulos Faraj Rahho, Benedetto XVI non può nominare il successore a causa delle rivalità che dividono l’episcopato iracheno. Da una parte il gruppo di vescovi che sostiene l’attuale patriarca latino di Baghdad, il cardinale Emmanuel III Delly, forte dell’appoggio degli iracheni emigrati in Europa e Usa. Dall’altra i presuli vicini all’arcivescovo di Kirkuk, Louis Sako, che reclama più decisione dalla Chiesa locale nel fronteggiare il governo e la maggioranza musulmana. Pietra dello scandalo il progetto americano di creare un’enclave cristiana in Iraq, nella piana di Ninive, che vede contrari Sako e buona parte del Vaticano, ma possibilista il patriarca Delly. Al Papa il delicato compito di sedare i litigi nell’interesse dei cristiani di quel paese, vittime di attacchi continui.