Antonio Calitri, Panorama, 22 gennaio 2009, 22 gennaio 2009
Gran pasticcio in Puglia intorno al piano firmato dal governatore Nichi Vendola per offrire ai neolaureati un bonus da 7
Gran pasticcio in Puglia intorno al piano firmato dal governatore Nichi Vendola per offrire ai neolaureati un bonus da 7.500 a 25 mila euro, a fondo perduto, per pagarsi corsi di specializzazione anche fuori regione o all’estero. Il piano, avviato nel 2006 e finanziato finora con circa 100 milioni di euro, è entrato nel mirino della magistratura. Motivo: bandi di assegnazione dei fondi con maglie troppo larghe (sono stati finanziati corsi a San Marino, Canarie, o a Londra con professori pugliesi), e troppi furbetti in azione. Una buona fetta dei soldi (che in teoria dovrebbero essere spesi per un’esperienza in atenei rinomati) è finita a istituti locali. E la magistratura vuole capire se fra istituti e studenti esistessero accordi per «spartirsi» i denari. L’ultimo caso, oggetto di un’inchiesta condotta dal pm leccese Imerio Tramis, investe la Vision 2000, che da consulenza e certificazione si è allargata ai corsi di formazione (700 domande presentate nel 2008), e l’associazione Asform. A destare i sospetti è stata anche la circostanza che in vari casi di bocciatura della domanda di rimborso (il meccanismo prevede che prima lo studente paghi il corso e poi venga rimborsato) a far ricorso al tar sia stata la scuola e non lo studente. In attesa di vederci chiaro l’assessore regionale al Lavoro, Marco Barbieri, ha bloccato tutte le domande sospette.