The Economist, 10 gennaio 2009, 10 gennaio 2009
Una volta Winston Churchill disse che gli sarebbe piaciuto vedere ”una finanza meno orgogliosa e un’industria più contenta”
Una volta Winston Churchill disse che gli sarebbe piaciuto vedere ”una finanza meno orgogliosa e un’industria più contenta”. Almeno metà del suo auspicio si è concretizzato: imploso il settore finanziario, in Gran Bretagna si invoca un ribilanciamento dell’economia verso il comparto manifatturiero. Dal 1970 il peso dell’industria sul Pil britannico è crollato dal 33% al 10%. I nostalgici si ricordano la GEC, l’ICI e i nomi di altre industrie svanite, e guardano con invidia alla Francia e alla Germania, ai loro treni veloci, alle centrali nucleari e alle loro automobili. Ma è roba vecchia: in realtà l’industria inglese è cresciuta del 25% dal 1990, e se sono calati i dipendenti non è colpa della concorrenza cinese quanto merito di una migliore produttività. Ci sono 150 mila imprese industriali nel Regno Unito, che fatturano 500 miliardi di sterline all’anno e rappresentano il 60% delle esportazioni inglesi.