Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  gennaio 16 Venerdì calendario

CONTRO GLI STORMI L’UNICA SOLUZIONE E’ L’ADDESTRAMENTO


Sono il peggior incubo di ogni pilota. Altro che neve, pioggia e nebbia. E purtroppo si può fare poco. Praticamente nulla. Gli stormi di uccelli che affollano le piste degli aeroporti sono un problema a cui è difficile trovare una soluzione e, quando si infilano nei motori, possono creare problemi anche a un Boeing 747. Il comandante Pierluigi Rossi, comandante di B777 spesso in transito da New York e direttore del dipartimento tecnico dell’Unione piloti, è uno degli uomini che da anni cerca comunque di trovare un rimedio.
Le è mai capitato di imbattersi in uno stormo proprio in fase di decollo, come è successo ai colleghi dell’Airbus americano?
«Sì, è uno dei rischi della nostra professione, uno dei problemi irrisolti e irrisolvibili. L’unica soluzione sarebbe sterminare tutti i volatili del pianeta. solo una battuta...io sono un animalista...».
Ci sono aeroporti particolarmente pericolosi?
«Quelli vicini al mare, per colpa dei gabbiani. Le piste sono più calde dei prati e al mattino capita spesso di imbattersi nei volatili posati sull’asfalto. Si alzano in volo quando arrivano gli aeroplani e fanno molti danni. Se è un solo esemplare si rimediano un’ammaccatura o un finestrino rotto. Se è uno stormo c’è il rischio che si piantino i motori».
Ma non c’è proprio nessuna soluzione?
«In Italia, all’interno dell’Enac, c’è una commissione denominata ”Bird strike committee”, che si occupa di studiare proprio le abitudini degli uccelli e gli strumenti che si possono utilizzare per tenerli lontani dagli scali».
Qualche esempio?
«A Fiumicino sono installati dei disturbatori acustici, degli altoparlanti del tutto e per tutto simili a quelli utilizzati nelle vigne e nei frutteti. Simulano spari e rumori. In altri aeroporti sono stati assunti falconieri professionisti che, con i loro rapaci addestrati, riescono a tenere lontane molte specie di uccelli. Un altro aspetto fondamentale è la ricerca statistica sugli incidenti causati dagli uccelli, costruita attorno ai report dei piloti».
E in fase di pilotaggio?
«Al momento del decollo è possibile richiedere il passaggio di un’autovettura, per farli allontanare. Ma le uniche vere armi a disposizione dei piloti sono l’esperienza e la professionalità. Dopo tutte le menzogne dette in Italia negli ultimi mesi ecco la dimostrazione che, un pilota ben addestrato, è una garanzia per tutti i passeggeri. Non siamo solo dei privilegiati, in condizioni di emergenza essere riposati e ben addestrati torna utile. Lo hanno dimostrato ieri i colleghi americani, ma lo dimostrano tutti i giorni anche i piloti italiani».