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 2009  gennaio 16 Venerdì calendario

IL CARCERE DI GELA E’ (QUASI) PRONTO


Vent’anni per progettarlo, una pausa di cinque e venticinque anni per costruirlo. Dicono che ora sia pronto per entrare in funzione, ma chissà. Con mezzo secolo di ritardo apre un nuovo carcere a Gela, provincia di Caltanissetta. la notizia di attualità (si fa per dire) del primo numero del sito internet
Innocentievasioni.net,
che da oggi entra in funzione al medesimo indirizzo web. I direttori Luigi Manconi e Patrizio Gonnella, hanno deciso di inserirla come «ultim’ora», e il sarcasmo della scelta è confermato dal commento affidato a un immaginario «Salvatore Spampinato, decano ultracentenario degli edili della provincia, che lievemente emozionato ha dichiarato: "Ricordo ancora quando mettemmo la prima pietra, Re Francesco II dei Borboni ne era molto fiero"».
Fin qui il gioco. Il resto è tutto vero, a cominciare dal progetto della casa circondariale datato 1959. «Ma alla sua definitiva approvazione – comunica il sito – si arrivò solo nel 1978. I lavori, iniziati nel 1982, fra interruzioni e rallentamenti sono duranti venticinque anni. Nel novembre 2007, due mesi dopo la chiusura del cantiere, l’allora ministro della Giustizia ricevette dall’amministrazione comunale, nel corso di una cerimonia ufficiale, le chiavi del nuovo istituto». La burocrazia ha nuovamente fermato il tempo, e a ottobre 2008 il nuovo Guardasigilli Alfano ha comunicato alla Camera che «entro la fine dell’anno corrente», dopo gli ultimi ritocchi per «l’adeguamento e completamento dei sistemi di sicurezza» al prezzo di un milione e mezzo di euro, la nuova prigione avrebbe aperto celle ecancelli.Nonèaccaduto, ma Innocentievasioni. net annuncia: «Sembrerebbe possibile che entro il 2009, dopo cinquant’anni e al costo complessivo di sei milioni e mezzo di euro, l’Amministrazione penitenziaria potrà infine disporre di cento nuovi posti detentivi».
La storia del penitenziario siciliano cresciuto al ritmo di due posti ogni anno è un esempio di «diseconomia carceraria » che svela la filosofia del sito diretto da Manconi e Gonella (il primo presidente dell’Associazione «A Buon Diritto », il secondo di «Antigone »), dedicato alle condizioni di vita nei «luoghi di privazioni della libertà» (prigioni ma non solo, dunque). «Vogliamo parlare delle miserie, che sono tantissime, ma anche delle "ricchezze" che pure il carcere esprime – spiega Manconi ”. il luogo d’Italia dove più alta è la percentuale di analfabetismo e, insieme, dove si tengono 95 corsi di scrittura creativa e si pubblicano 42 giornali».
Tra i «rubrichisti» fissi di
Innocentievasioni.net (che in apertura presenta le riflessioni di Benigni sulle sue performance
dietro le sbarre di Sulmona e Opera, di Eugenio Finardi su un complesso di San Vittore, un contributo sull’indulto ultimo scorso e molto altro) c’è il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, volontario nel carcere di Bollate, che dispensa consigli e suggerimenti ai detenuti con il suo «Sportello legale».