Financial Times, 16 gennaio 2009, 16 gennaio 2009
Giulio Tremonti, ministro delle Finanze italiano, sta preparando un ”legal standard”, da proporre al G7 a presidenza italiana, attorno al quale vorrebbe riorganizzare la globalizzazione economica
Giulio Tremonti, ministro delle Finanze italiano, sta preparando un ”legal standard”, da proporre al G7 a presidenza italiana, attorno al quale vorrebbe riorganizzare la globalizzazione economica. ”Abbiamo bisogno di un nuovo ordine – dice Tremonti al Financial Times – vogliamo presentare una nuova icona, questo legal standard vuole essere per i nostri tempi quello che fu il gold standard in altre epoche”. Tremonti è convinto di avere l’appoggio del presidente francese Nicolas Sarkozy e della tedesca Angela Merkel su questa proposta, e spera che anche Barack Obama si unisca. Il ministro ha mostrato una bozza del suo progetto. Inizia così: ”Il legal standard dovrà contenere un insieme essenziale di regole sulla proprietà delle attività internazionali e sulla trasparenza che dovranno essere rispettate da tutta la comunità internazionale”. Le regole dovrebbero riguardare la lotta alla corruzione, nuovi principi di corporate governance, il comportamento delle multinazionali, il fisco e la trasparenza dei conti, nuovi standard sul diritto di proprietà. La proposta si basa sulla convinzione, da parte del ministro italiano, che il ”vero” capitalismo è in crisi perché il suo allargamento all’Asia durante il decennio passato ”è stato troppo rapido, è cresciuto troppo velocemente, con un uso eccessivo della leva del credito e troppi debiti”. Quindi è comparsa la ”tecno finanza, la cui unica regola è l’assenza di regole”.