Ansa.it 15/1/2009, 15 gennaio 2009
Un gruppo di archeologi britannici ha scoperto che i persiani, durante l’assedio a Doura Europos (256 dopo Cristo), usarono armi chimiche per sterminare i legionari romani asserragliati nella città
Un gruppo di archeologi britannici ha scoperto che i persiani, durante l’assedio a Doura Europos (256 dopo Cristo), usarono armi chimiche per sterminare i legionari romani asserragliati nella città. Secondo gli studiosi dell’università di Leicester, infatti, le tracce rilevate durante gli scavi non lasciano dubbi: le truppe sassanidi usarono un mix di zolfo e bitume per "gassare" i difensori romani. Il sito di Doura Europos, scoperto nei pressi della cittadina siriana di Salhieh negli anni Venti, ha finalmente svelato i suoi segreti. I persiani, per minare le fondamenta delle mura di cinta, decisero di scavare dei tunnel sotterranei. Ma i romani compresero subito cosa stava accadendo e si misero a scavare dei contro-tunnel. «E’ evidente», ha detto all’Independent il professor Simon James, «che quando i due plotoni s’incontrarono furono i romani ad avere la peggio». Gli archeologi hanno infatti riportato alla luce 20 legionari in completo assetto di battaglia. «I persiani - ha spiegato James - devono aver sentito i romani intenti a scavare. E gli hanno preparato un brutta sorpresa: nella loro sezione di tunnel interrarono bracieri e mantici. E quando i romani abbatterono le pareti aggiunsero le sostanze chimiche: i soldati, in pochi secondi, caddero incoscienti. In qualche minuto sopraggiunse la morte».