Alessandro Alviani, La stampa 15/1/2009, 15 gennaio 2009
MERKEL: PRONTI CENTO MILIARDI
Dopo un’apnea durata settimane il costruttore automobilistico tedesco Opel potrebbe tirare presto una boccata d’ossigeno. Il secondo piano anti-crisi appena presentato dal cancelliere Angela Merkel lascia infatti intravedere la possibilità di interventi concreti che consentano alla società di uscire dalla crisi in cui è stata trascinata dalla casa-madre, la statunitense General Motors. In particolare Opel potrebbe ricevere a breve quella garanzia statale che a Rüsselsheim, non lontano da Francoforte, aspettano da novembre. Il piano-bis di rilancio dell’economia tedesca contiene infatti uno speciale fondo da 100 miliardi, destinato ad aiutare attraverso delle garanzie statali le aziende con difficoltà di accesso al credito. Che Opel sia un candidato naturale per usufruire del fondo lo ha ammesso la stessa Merkel in un’intervista alla radio pubblica dell’Assia. Trovato il possibile strumento, resta da definire il volume degli aiuti. Il capo del consiglio di fabbrica della casa automobilistica, Klaus Franz, si è detto fiducioso: Opel potrebbe ottenere a marzo garanzie per 1,8 miliardi.
Nel piano anti-crisi voluto dalla Grande coalizione compaiono però altri interventi a sostegno dell’intera industria automobilista tedesca. Un settore chiave nel tessuto economico della Germania, ma che risente come pochi altri della crisi internazionale. A novembre l’export di auto Made in Germany è crollato ad esempio del 22%, dopo un lungo periodo di boom. Per ridare slancio al settore il governo ha approvato un bonus rottamazione da 2.500 euro valido per l’intero 2009. Alla misura potranno accedere gli automobilisti che daranno indietro la loro vettura vecchia di oltre nove anni e acquisteranno in cambio un’auto che rispetti almeno gli standard Euro 4. Un provvedimento cui Berlino destinerà 1,5 miliardi e che potrebbe essere di particolare aiuto per Opel.
Secondo un portavoce della società, il bonus potrebbe portare a commercializzare 200mila vetture in più, visto che, tra l’altro, la casa automobilistica ha un’elevata quota di mercato tra le auto immatricolate oltre nove anni fa. Minori effetti sono attesi invece dai produttori di categoria superiore, come ad esempio Bmw. Il bonus si aggiunge all’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione per un massimo di due anni, decisa col primo pacchetto congiunturale che la Germania ha approvato alla fine del 2008.
Il nuovo intervento del governo tedesco a sostegno del settore dell’auto va letto comunque anche in un quadro più ampio. Frau Merkel è contrariata per gli aiuti concessi da Washington alle «tre grandi» (General Motors, Ford e Chrysler) e non l’ha nascosto. «Non possiamo assistere per anni a un’industria automobilistica americana tenuta in vita con miliardi di dollari», ha detto martedì in una conferenza stampa a Berlino. Se da questa pratica deriveranno degli svantaggi per la competitività dei costruttori tedeschi Berlino potrebbe essere costretta «a condurre dei colloqui molto seri».
Il prossimo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è avvertito.