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 2009  gennaio 15 Giovedì calendario

IL TRENO SBANCA ROMA-MILANO BOOM FRECCIAROSSA, AEREI SEMIVUOTI


Il treno ad alta velocità Roma-Milano debutta con il botto e fa scricchiolare lo strapotere di Alitalia sui viaggi tra la capitale e la Madoninna. I dati, certo, sono ufficiosi. E condizionati in parte dal travagliato decollo della compagnia di bandiera in versione Cai. Ma i numeri sono lo stesso clamorosi. Dal 14 dicembre scorso – il giorno del debutto – al 13 gennaio, la Frecciarossa ha trasportato su questa tratta (nelle due direzioni) 160mila passeggeri, il 30% in più rispetto allo stesso periodo dell´anno passato.
Sui voli Linate-Fiumicino (solo andata) del vettore tricolore e di Air One, invece, si sono imbarcate negli stessi giorni 105mila persone, il 38% in meno delle 145mila di un anno fa. Colpa degli scioperi bianchi pre-natalizi negli aeroporti italiani, potrebbe obiettare qualcuno. Ma non è così. Tra il 7 gennaio e martedì scorso – giorni di piena operatività per treni e aerei – la forbice si è addirittura allargata: la navetta Alitalia tra le due città ha registrato un calo del 60%, mentre quella di Air One, che sotto Natale aveva sfruttato i guai della rivale registrando aumenti vicini al 20%, ha trasportato l´11% di persone in meno.
L´esodo di passeggeri dai cieli alla rotaia trova un´altra conferma indiretta in un dato ancor più significativo: le carrozze di prima classe della Frecciarossa hanno registrato una performance proporzionalmente ancor più interessante, con un aumento del traffico nell´ordine del 35-40%. Segno che la clientela business – quella che fino a pochi mesi fa guardava il treno di traverso – ha lasciato da parte la spocchia, approfittando del taglio dei tempi di viaggio (oggi tra Termini e la Centrale ci vogliono 3 ore e mezza, dalla fine di quest´anno – partendo da Tiburtina – 2 ore e 50) per convertirsi alla ferrovia. La concorrenza ha in apparenza già avuto un effetto calmiere sulle tariffe: un volo Milano-Roma andata e ritorno per il 21 gennaio (in base ai dati del sito internet di Alitalia di ieri) in classe economica costa oggi tra i 130 e i 185 euro, contro i 135 del biglietto di seconda classe per l´alta velocità. Molto meno in ogni caso dei prezzi disponibili quando per viaggiare in treno su questo percorso ci voleva un´ora in più.
La sfida, naturalmente, è ancora all´inizio. La nuova Alitalia, uscita dall´inevitabile rodaggio, replicherà all´offensiva della rotaia anche perché questa tratta, con i suoi 2,5 milioni di passeggeri l´anno, è stata per anni la gallina dalle uova d´oro dei suoi conti. L´obiettivo delle Ferrovie dello Stato è quello di arrivare a gestire i due terzi del traffico tra Milano e la capitale. Un traguardo realistico visto che in casi simili – come è successo con il Madrid-Barcellona e il Londra-Parigi – l´alta velocità ha spazzato via gli aerei conquistando tra il 70 e l´80% del mercato. Colaninno & C., con ogni probabilità, reagiranno ridisegnando i loro servizi su questa tratta, come ha fatto l´Iberia su quella tra la capitale spagnola e quella catalana: verranno ridotti all´osso i tempi di imbarco (in Spagna siamo attorno al quarto d´ora) e magari diminuite le dimensioni degli aerei in servizio, aumentandone la frequenza. Trasformandoli in una sorta di servizio bus su cui salire al volo appena arrivati in aeroporto. Tutti sviluppi che dovrebbero contribuire a tranquillizzare l´Antitrust, preoccupata che il ridisegno della mappa dei cieli italiani con la fusione Alitalia-Air One possa andare a svantaggio dei consumatori in particolare proprio sulla Milano-Roma.
Nemmeno il gruppo di Innocenzo Cipolletta e Mauro Moretti però può permettersi di rimanere con le mani in mano. Gli sconti previsti per l´avvio dell´attività sono stati allungati e a breve partirà anche l´offerta flessibile, con tariffe più care per i convogli nelle ore di punta e prezzi da saldo per quelli meno affollati. Oggi Frecciarossa opera con 50 treni al giorno e l´offerta (380mila posti al mese) è ancora di gran lunga superiore alla domanda.
L´obiettivo della nuova modulazione tariffaria è quello di conquistare nuove nicchie di mercato prima che la liberalizzazione del trasporto ferroviario ad alta velocità prevista dal gennaio 2010 (con la Ntv del trio Montezemolo-Della Valle-Sncf pronta a scendere in pista solo un anno dopo) metta di fronte anche le ferrovie pubbliche alla sfida della competizione.