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 2009  gennaio 15 Giovedì calendario

FEDERALISMO E GEOGRAFIA NELLA COSTITUZIONE USA

LETTERA A SERGIO ROMANO

Vorrei chiederle, in merito al caso Blagojevich, scoppiato negli Usa a seguito dell’arresto del governatore dell’Illinois, come è possibile che un governatore nomini un senatore mentre, nella normalità dei processi democratici, questi dovrebbe essere eletto dai cittadini ricorrendo eventualmente ad un’elezione suppletiva quando non ne sia prevista una a breve?
Claudio Papale
gheddaun89@hotmail.it

Caro Papale,
la costituzione americana prevedeva sin dall’inizio misure diverse per i seggi vacanti della Camera dei rappresentanti e del Senato. Per la Camera era previsto che il governatore fissasse immediatamente la data dell’elezione suppletiva. Per l’organo più federale invece (il Senato) la costituzione prevedeva che il governatore, in attesa dell’elezione speciale o della fine della legislatura, nominasse per il seggio vacante una persona di sua scelta. Vi sono stati emendamenti, ma la sostanza dei provvedimenti è rimasta la stessa con alcune differenze procedurali, da uno Stato all’altro, che dipendono dal modo in cui le singole assemblee legislative hanno deciso di regolare la materia. Vi sono alcuni Stati (l’Oregon e il Wisconsin, per esempio) che non permettono al governatore di nominare una persona di sua scelta e gli impongono di fissare la data delle elezioni il più presto possibile. E ve ne sono altri, come l’Oklahoma, che adottano la stessa procedura a meno che la vacanza non abbia luogo dopo il 1˚ marzo di un anno pari e la legislatura non abbia termine nell’anno successivo.
Spero di non avere annoiato i lettori con questi esempi. Coloro che desiderano maggiori informazioni potranno servirsi di un motore di ricerca e digitare «House and Senate Vacancies. How are they filled » (Vacanze del Senato e della Camera: come sono colmate). Gli esempi servono tuttavia e ricordare alcuni fatti che abbiamo la cattiva abitudine di dimenticare. In primo luogo stiamo parlando di uno Stato federale, nato dall’unione di colonie che godevano di una larga autonomia e che non smisero mai di difendere contro Washington le loro antiche prerogative. La parola «governatore» con cui viene definita la maggiore autorità dello Stato non è un termine vuoto o il residuo di antiche funzioni ormai scomparse.
In secondo luogo la Costituzione americana continua a rispecchiare la natura di uno Stato molto esteso che raggiunse, nel giro di qualche decennio, una dimensione continentale. Non era facile, neppure dopo la costruzione delle prime ferrovie, raggiungere rapidamente la capitale, convocare un’assemblea, indire una elezione, consentire ai candidati di visitare l’intero collegio elettorale. Ma bisognava al tempo stesso evitare che le distanze o la morte di una persona paralizzassero il funzionamento delle istituzioni. questa la ragione per cui fu deciso che i governatori potessero nominare un senatore temporaneo. questa la ragione per cui fu deciso che tra l’elezione di un presidente e il suo ingresso alla Casa Bianca passassero alcuni mesi (sino all’elezione di Roosevelt addirittura quattro). Qualcuno, naturalmente, potrebbe chiedersi perché gli americani non abbiano cambiato quelle parti della loro costituzione che riflettono situazioni e circostanze ormai superate. una domanda legittima. Ma un americano risponderebbe che cambiare la costituzione richiede pur sempre una certa fatica e che è meglio, prima di aggiustare qualcosa, aspettare che si rompa.