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 2009  gennaio 14 Mercoledì calendario

RIPARTE ALITALIA

Dall’ingresso di Air France al declassamento di Malpensa Tutte le novità (e le tariffe) della nuova Alitalia targata Cai


La nuova Alitalia vola da ieri, martedì 13 gennaio.

Prezzo di un Roma-Milano, Alitalia, open: ࿬ 335,80. Biglietto valido un anno, sfruttabile in qualunque momento.
Roma-Milano in treno, alta velocità: prima classe ࿬ 98,00, seconda classe ࿬ 71,00. Prenotazione obbligatoria, ma gli orari si possono modificare presentandosi alla biglietteria prima della partenza.
Roma-Milano in treno, Eurostar: prima classe ࿬ 85,00, seconda classe ࿬ 59,00. Prenotazione obbligatoria eccetera (vedi sopra).
Roma-Milano-Roma (andata e ritorno), Alitalia, nella stessa giornata del 14 gennaio, prenotazione effettuata alle 15.52 di giovedì 8 gennaio, andata alle 9 del mattino ritorno alle 17: ࿬ 187,91. Prenotazioni non modificabili.

Soci di Cai, Compagnia Aerea Italiana (tra parentesi le quote azionarie di ciascuno):

* Roberto Colaninno (11,8)
* La famiglia Benetton (11,8)
* Intesa San Paolo (11,8)
* Emilio Riva (11,8)
* Antonio Angelucci (7,1)
* Carlo Toto (7,1)
* Il gruppo Ligresti (5,9)
* Il fondo Equinox Two (5,9)
* Gaetano Carbonelli (4,1)
* Achille D’Avanzo (2,7)
* Antonio Orsero (2,4)
* Marco Tronchetti Provera (2,4)
* Il gruppo Gavio (2,4)
* Francesco Caltagirone Bellavista (2,4)
* Il gruppo Fratini (1,8)
* Maurizio Traglio (1,8)
* Edoarda Crociani tramite (1,8)
* Davide Maccagnani (1,7)
* Giuseppe Fontana (1,2)
* Vincenzo Manes (1,2)
* Il gruppo Marcegaglia (1,2)

Presidente Roberto Colaninno, amministratore delegato Rocco Sabelli. La quota sottoscritta dai soci è di 847 milioni.

La vecchia Alitalia (bad company) esiste ancora. nelle mani del commissario Augusto Fantozzi che deve occuparsi di soddisfare i vecchi creditori prima di chiuderla. Costi stimati: 3-4 miliardi.

Fantozzi: «Prima di dichiarare morta la bad company, ci vorranno anni: anche sei-sette».

Altre frasi di Fantozzi (da un’intervista all’Espresso): «Alitalia è morta di grandeur»; «Pagava tutto il triplo. Faccio un esempio: mandare tre macchine per prendere l’equipaggio»; «Ho lungamente parlato con Spinetta (il capo di Air France, ndr) e con Mayrhuber (quello di Lufthansa, ndr). Questi signori mi hanno detto chiaro e tondo che con i sindacati italiani non volevano avere a che fare»; «Sono titolare di 4 mila persone in cassa integrazione che restano miei dipendenti».

Dipendenti Alitalia: 13.533. Dipendenti Air France: 103.000. Dipendenti Lufthansa: 92.000. Fatturato Alitalia: 4 miliardi. Fatturato Air France: 24 miliardi. Fatturato Lufthansa: 22 miliardi.

Cai, prima di diventare Alitalia, aveva bisogno di un partner straniero che le garantisse, oltre a un’altra quota di liquidità, servizi e competenze (prima di adesso nessuno dei soci italiani aveva avuto a che fare con l’industria aerea).

A entrare nella faccenda Alitalia è stata Air France che ha comprato il 25% della compagnia per 322 milioni (l’aumento di capitale sarà perfezionato tra febbraio e marzo). Alitalia avrà allora un patrimonio di 1.169 milioni (847+322).

Nell’offerta che Air France aveva presentato a Maurizio Prato nel marzo 2008, i francesi avevano valutato Alitalia quasi tre miliardi di euro (che includevano l’accollo dei debiti). L’offerta fu definita «offensiva» da Berlusconi. Dieci mesi dopo Cai e si è comprata la polpa della società senza debiti ed esuberi con 1.052 milioni.

Air France è dunque il ventiduesimo socio e il primo azionista. L’impegno di Air France corrisponderebbe al 27,5% ma poiché i francesi pagano un sovrapprezzo di 40 milioni, la loro partecipazione al capitale è più bassa di due punti e mezzo. Inoltre le sue azioni saranno di serie B: non partecipa alla governance dell’azienda che per ora è in mano ai soci italiani.

Un socio italiano può uscire solo se è un altro azionista di Cai a comprargli le azioni. Questo vincolo durerà fino al gennaio 2013 (o fino al gennaio 2012 se Alitalia entrerà in Borsa), dopodiché Air France potrà comprare azioni dai soci italiani, esercitando il diritto di prelazione per la sua parte.

Dopo l’ingresso del partner straniero è cambiato anche il peso di alcuni azionisti italiani. Roberto Colaninno ha ridotto da 100 a 80 milioni il suo impegno, mentre il gruppo siderurgico di Emilio Riva è salito da 100 a 120 milioni, diventanto il primo socio italiano dietro Air France.

Intanto, tra un contratto e l’altro, Cai ha comprato Air One e garantito ad Alitalia una posizione di monopolio sui cieli italiani. L’anti-trust non può opporsi al monopolio della nuova Alitalia per via di una legge, votata nelle scorse settimane, che, limitatamente ad Alitalia, sospende di fatto pe tre anni la legislazione anti-trust.

La posizione di monopolio di Alitalia ha suscitato polemiche. Sabelli e Colaninno: «Per il 2009 puntiamo ad una quota in Italia del 55-56% contro il 53% di Lufthansa e il 91% di Air France sui rispettivi mercati». Gianni Dragoni, del Sole 24 Ore: «In realtà i due manager non tengono conto della differenza fra quote e accesso al mercato, né del fatto che British, il terzo gigante europeo, in Gran Bretagna ha poco più del 30% del mercato».

Lufthansa entra nel discorso Alitalia a causa del suo interesse per Malpensa. Air France vuole che Malpensa sia sterilizzata in modo da non dar fastidio a Parigi: non solo la nuova Alitalia non avrà il suo hub nello scalo di Varese (farà perno a Fiumicino), ma Air France desidera anche che gli slot posseduti da Alitalia a Malpensa (molti e al momento non utilizzati) non siano commercializzati in modo che non vi sia nel Sud Europa un concorrente di Parigi.

La flotta della nuova Alitalia sarà composta dai 93 aerei della vecchia Alitalia e dai 56 del gruppo Air One. 70 destinazioni, di cui 23 nazionali, 34 internazionali e 13 intercontinentali. Totale: 670 al giorno. Voli per Roma: 66. Delle 11 destinazioni nazionali 6 sono coperte da Linate e le altre 5 divise tra Linate e Malpensa. Delle 20 rotte internazionali 7 fanno capo a Linate, 13 a Malpensa. Le rotte intercontinentali che fanno riferimento a Malpensa sono tre: New York, San Paolo e Tokio. Malpensa, un tempo, aveva 17 rotte intercontinentale, a causa delle quali Alitalia perdeva 200 milioni l’anno. Per le altre destinanzioni, Alitalia farà capo a Fiumicino (ne ha conservate 14) o al Charles De Gaulle di Parigi.

I voli dall’Italia verso Parigi sono 99 al giorno (più dei Milano-Roma).

Per ogni passeggero che Alitalia trasporterà a Parigi a prendere un volo intercontinentale, incasserà una quota anche dal secondo biglietto.

Slot = Una finestra temporale all’interno della quale è consentito il decollo di un aereo.

Hub = Un aeroporto-centro, che raccoglie il traffico locale e lo indirizza sulle rotte intercontinentali. Per fare un hub ci vuole una compagnia che garantisca almeno 80 voli a lungo raggio.

Fanno la concorrenza a Malpensa, come minimo: Torino-Caselle, Milano-Linate, Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona-Catullo.

Il partito della Lega non voleva che la quota Alitalia fosse venduta ad Air France proprio perché teme la svalutazione definitiva di Malpensa. In alternativa, il partito della Lega chiede che gli slot posseduti da Alitalia a Malpensa siano messi sul mercato.

Fino al 2007 Malpensa muoveva merci per 500 milioni di chili (di cui la metà da Alitalia). Nel 2009 precipiterà a 15-18 milioni.