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 2009  gennaio 15 Giovedì calendario

L’INCORONAZIONE DI OBAMA


Il 20 gennaio arriva il nuovo presidente degli Stati Uniti. Ecco quanto si spende per andare alla cerimonia d’insediamento

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Ingorghi L’ingorgo più lungo della storia si è verificato nel 1980. Trecento chilometri di coda sulla Parigi-Lione.

Levataccia Per il 20 gennaio, martedì, giorno dell’ingresso di Obama alla Casa Bianca e relativa cerimonia, i tecnici del trasporto pubblico devono far arrivare a destinazione 960 mila persone. Hanno calcolato che la cosa sarà possibile solo se 120 mila avranno preso la metropolitana prima delle 5 del mattino. Ore di attesa previste in ogni stazione per prendere il treno: una. Nuovi autobus messi a disposizione: diecimila.

Biglietti Su Internet, due mesi fa, un cartoncino-invito per partecipare alla cerimonia è stato venduto a 20 mila dollari.

Parlamento In teoria i biglietti dovrebbero essere distribuiti gratuitamente dai parlamentari. Bobby Rush, deputato democratico: «Ho ricevuto 1500 telefonate». Eleanor Holmes Norton, altro deputato democratico, ha attivato una risposta automatica: «Siamo spiacenti ma i biglietti per l’Inaugurazione non sono più disponibili». Bagarinaggio intenso, cominciato quando i 240 mila tickets erano ancora chiusi nella cassaforte del Joint Congressional Committee on Inaugural Ceremonies.

Folle Folla che ascoltò il discorso in cui Martin Luther King pronunciò le parole ”I have a dream”: 250 mila persone (1963). Massima partecipazione ai cortei provocati dalla guerra nel Vietnam del 1969: 500.000. Pubblico del discorso d’insediamento di Lyndon Johnson (gennaio 1965): 1.200.000, che è il record, finora. Per l’insediamento di Obama sono attese quattro milioni di persone.

Podio Solo 30 mila, però, hanno il biglietto per sedersi di fronte al gigantesco podio da 1600 posti eretto davanti al palazzo del Congresso. Costoro vedranno Obama giurare sulla Bibbia che Abramo Lincoln aveva usato prima di lui nel 1861 e che nessuno aveva mai più portato fuori dalla biblioteca del Congresso. Altri 250 mila privilegiati hanno conquistato il diritto di stare in piedi, in un un’area di quattro isolati. Questi vedranno il Presidente e la sua famiglia da lontano. Migliaia di uomini e donne dovranno poi rassegnarsi a seguire la cerimonia sui megaschermi piazzati lungo il Mall. Infine, chi non riuscirà a sistemarsi neanche sul prato dovrà raggiungere Pennsylvania Avenue prima che sorga il sole. Da qui potrà almeno vedere la parata che porterà il Presidente alla sua nuova casa.

Willard Inutile tentare di fermare una stanza al Willard, inaugurato da Lincoln con un banchetto nel 1865: è tutto esaurito da tre anni e undici mesi. L’ultima camera con vista è stata prenotatata alla fine di gennaio 2004. Pensarci, se si vuole assistere alla cerimonia del 2013 o, più probabilmente, a quella del 2017.

Sostegno Obama ha chiesto soldi per finanziare la festa del giuramento. Almeno cinque dollari, che andavano versati prima dell’8 gennaio. Tra tutti quelli che hanno contribuito sono stati estratti dieci posti per assistere alla cerimonia in prima fila.

Record Obama, durante la campagna elettorale, ha battuto ogni record nella raccolta di fondi: 770 milioni. Con i soldi versati ad altre campagne del Partito democratico (e ottenuti sempre grazie a lui) si arriva quasi a un miliardo. più di quanto si ottiene sommando le sottoscrizioni per Bush e Kerry del 2004. All’inizio di dicembre la cifra raccolta per l’Inauguration Day era di 61 milioni. Il database dei suoi finanziatori ha circa quattro milioni di nomi, dai cosiddetti ”big donors”, quelli che hanno contribuito con più di mille dollari alla sua campagna, a chi ha inviato dieci, venti o cinquanta dollari. In questi quattro milioni i ”big donors” rappresentano il 47%, una cifra inferiore a quella messa insieme da Bush (60%) e da Kerry (56%). L’eccezionalità della raccolta promossa da Obama consiste anche nel fatto che i maggiori finanziatori sono stati i supporters da cinque e dieci dollari.

Discorsi Il Presidente promette un discorso ispirato al bicentenario della nascita di Lincoln e alla promessa di un nuovo inizio che superi le divisioni e riunisca l’America.

Volontari Sessantamila, tra uomini e donne, si sono offerti volontari, il triplo del necessario. Saranno ricompensati con un sandwich, un berretto rosso imbottito e un cartoncino commemorativo. Molti volevano reggere per Obama la Bibbia su cui il Presidente avrebbe giurato, ma la tradizione assegna questo compito alla first lady e sarà quindi svolto da Michelle.

ECCO QUANDO, COME E QUANTO COSTA PARTECIPARE AD ALTRI EVENTI FAMOSI: WIMBLEDON, SUPER BOWL, BAYREUTH

Divieti Vietati ombrelli, computer, zainetti, passeggini, sedie a sdraio, thermos per il caffè, cestini da picnic, biciclette e in genere qualunque oggetto più grande di un sandwich. Metal detector messi tutti intorno a tre chilometri di distanza.

Reagan Nel 1985 Reagan fu costretto a giurare dentro il Congresso, per via della pioggia.

Programma Aretha Franklin, poi il violoncellista Yo-Yo Ma, poi il giuramento, poi il discorso, poi la poetessa Elizabeth Alexander, poi la benedizione di Rick Warren, poi l’inno. Nel pomeriggio parata lungo la Pennsylvania.

Yo-Yo Ma Obama ha sempre detto di amare Yo-Yo Ma. Yo-Yo Ma suonerà un brano di John Williams, quello che ha musicato E.T. e Guerre stellari.

Giuramento «I do solemnly swear (or affirm) that I will faithfully execute the office of President of the United States, and will to the best of my ability, preserve, protect and defend the Constitution of the United States». Di fronte a lui il presidente della Corte suprema, John G. Roberts jr.

Warren Sul pastore Rick Warren polemiche, perché è un evangelico bianco, di quelli che piacevano a Bush, contrario alle nozze tra gay e all’aborto. Obama: «Sono un sostenitore dei diritti dei gay e lo dissi proprio nella chiesa di Warren ma il punto è che l’America deve unirsi e la mia campagna si è fondata sulla necessità di dialogo anche quando si hanno valori molto differenti».

Parata «Carter si fece tutta la strada a piedi», racconta Paolo Valentino, «ma i tempi sono cambiati e ormai, per ragioni di sicurezza, i presidenti preferiscono usare la limousine, fermandosi di tanto in tanto per stringere qualche mano». Quando la nuova coppia presidenziale giungerà alla Casa Bianca, ci sarà il vero cambio della guardia: il saluto a Bush e alla moglie Laura che, tempo permettendo, lasceranno la residenza in elicottero. Seguirà, nella sede del National Museum Building, un Ballo del Commander in Chief, primo di una serie di dieci balli inaugurali della presidenza. Riservato esclusivamente ai militari: tra questi famiglie di caduti, reduci decorati e mogli o mariti di soldati al fronte. Però, almeno per i primi quattro giorni, i balli dedicati a Obama saranno decine. costume che il Presidente si presenti all’improvviso ora a una festa ora all’altra.

Hawaii «Per essere quasi certi di incontrare Obama quest’anno bisogna procurarsi un biglietto per il ballo alle Hawaii, sua terra natale, o per quello dell’Illinois, sua terra adottiva. Gli inviti costano tra i 500 e i 1000 dollari, e il ricavato, in genere, va in beneficenza».

Prezzi Su Internet, Greatseats.com offriva ingressi al ballo delle Hawai per 1.245 dollari, mentre il ballo dell’Illinois ne valeva 2.249.

Plastica Usa Today dice che gli inaugural balls si svolgono in sale affollatissime con la musica a tutto volume. La gente si pesta i piedi per prendere un goccio di champagne servito in bicchieri di plastica e per vedere da lontano – per pochi istanti e se tutto va bene – il nuovo presidente che danza con la consorte. Nel 1997 Bill Clinton e la moglie parteciparono a 14 balli inaugurali, restando in ogni sala appena una decina di minuti.

Texas Nel 2001, al ballo organizzato da Bush per i texani, era obbligatorio, per gli uomini, lo smoking con gli stivali a punta e il cappello da cow-boy.