Andrea Segrè, la Repubblica 13/1/2009, 13 gennaio 2009
SCELTA DUBBIA VA GARANTITA LA SICUREZZA
«Siamo veramente alla frutta....», dice scorato il preside della facoltà di Agraria di Bologna, Andrea Segré.
Scusi?
«Il fatto che vendano merce scaduta indica che la crisi è arrivata a livelli insostenibili, ma così non va. Bisogna pensare alla sicurezza del consumatore, soprattutto se si tratta di cibo la data di scadenza è fondamentale», sottolinea il docente che nel ´98 ha creato con l´ateneo "Last minute market", presente ora in 14 città italiane e con iniziative anche all´estero.
Come funziona "Last minute market"?
«Raccogliamo l´informazione di dove tra supermercati o altro c´è cibo, farmaci che scadono nel giro di qualche giorno ma anche libri che rischiano di finire al macero e avvertiamo le associazioni di volontariato, gli enti di zona che ritirano direttamente la merce così nel giro di tre ore il cibo fresco, in regola con la scadenza, è sul tavolo di chi ha bisogno».
Sempre più bisognosi?
«Sembrerà assurdo ma mentre cresce la popolazione italiana in crisi, senza soldi, e che ha bisogno di aiuto, aumentano gli sprechi alimentari. Un paradosso inaccettabile. Siamo viziati tanto che non compriamo se la confezione non è perfetta, se un frutto è un po´ ammaccato viene buttata via tutta la scatola, se lo yogurt scade tra due giorni lo ritirano dal bancone perché nessuno lo comprerebbe. Per questo è nato "Last minute market": per cambiare i comportamenti e aiutare chi non ha».
Che fare?
«Bisognerebbe scrivere sugli alimenti due date di scadenza, quella per il venditore e quella per il consumatore. Così chi acquista sa di avere ancora qualche giorno a disposizione senza rischi per la salute. In questo modo si aiuterebbe a cambiare comportamenti sbagliati che portano allo spreco».