Arturo Zampaglione, la Repubblica 14/1/2009, 14 gennaio 2009
BILANCI FALSI E CORRUZIONE IN INDIA E TREMANO I COLOSSI INFORMATICI
La crisi si accanisce sul fiore all´occhiello dell´economia indiana: i servizi informatici. Dopo lo scandalo dei bilanci truccati alla Satyam, ora a finire nell´occhio del ciclone sono la Wipro e la MegaSoft Consultants. Ambedue le società sono state messe al bando dalla Banca mondiale che le ha radiate dalla lista dei propri fornitori. La Wipro è accusata di aver cercato di corrompere un alto funzionario della Banca mondiale offrendogli delle stock option a prezzi di favore, in cambio di contratti di outsourcing dei servizi informatici. Inoltre la Wipro in occasione del suo collocamento in Borsa nel 2000 avrebbe procurato pacchetti delle sue ambite azioni ad alcuni esponenti della World Bank. La Megasoft è caduta anche lei sotto la mannaia anti-conflitto d´interessi: aveva creato delle joint venture con alcuni dipendenti della Banca Mondiale pur essendo legata all´istituto da rapporti di fornitura di servizi. La sanzione decisa dall´istituzione multinazionale con sede a Washington non ha certo la stessa gravità del crac che la settimana scorsa travolse la Satyam. Tuttavia a pochi giorni di distanza dallo scandalo Satyam i casi di Wipro e MegaSoft contribuiscono alla crisi di credibilità che incombe su Bangalore e Hyderabad, le due Silicon Valley indiane che da un decennio hanno conosciuto un boom grazie alla delocalizzazione dei servizi di consulenza informatica da parte delle multinazionali occidentali.
Federico Rampini
[hi-tech in difficoltà]
Un primo segnale era arrivato la settimana scorsa con il crollo del 23% nella partecipazione al Ces, il più grande salone mondiale dell´elettronica, che si tiene ogni anno a Las Vegas. Adesso le difficili prospettive del settore hi-tech sono state confermate dalla Forrester Research, una società di ricerche quotata al Nasdaq. Secondo le sue proiezioni la spesa delle imprese e delle amministrazioni pubbliche per l´acquisto di computers, software, apparecchi di comunicazione e servizi di consulenza diminuirà nel 2009 del 3%. Con ripercussioni, ovviamente, su tutte le industrie del ramo, che già annunciano licenziamenti e presentano pessimi risultati di bilancio (il rosso della trimestrale della Sony è stato il primo degli ultimi 14 anni). Il cambiamento della spesa � dicono i guru della Forrester � è legato anche al rafforzamento del dollaro e non sarà uguale per tutto l´hi-tech. Per il software, ad esempio, è prevista nel 2009 una sostanziale tenuta dei livelli dell´anno scorso (388 miliardi di dollari), perché le aziende cercheranno di risparmiare facendo leva � appunto � sul miglioramento dei software. Gli acquisti di computer, invece, scenderanno del 4% (434 miliardi). L´unico aspetto consolante delle previsioni della Forrester è che la crisi dovrebbe finire nel 2010.