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 2009  gennaio 14 Mercoledì calendario

Anche il Portogallo, martedì, si è aggiunto alla lista dei paesi europei a ricevere una minaccia di abbassamento del giudizio sui conti pubblici da parte di Standard & Poor’s

Anche il Portogallo, martedì, si è aggiunto alla lista dei paesi europei a ricevere una minaccia di abbassamento del giudizio sui conti pubblici da parte di Standard & Poor’s. Gli altri sono Spagna, Grecia e Irlanda. Nessun cambiamento in vista, hanno detto quelli di S&P, per i rating di Italia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Ma quattro nazioni a rischio downgrade sono troppe per l’Unione monetaria. ”Che siano arrivati avvertimenti per quattro economie fa sospettare che ci sia un grosso problema – commenta Thomas Mayer, capo economista europeo di Deutsche Bank – Non è una nazione sola. Questo risolleva i timori di rottura dell’unione monetaria, perché ristrutturare le economie più deboli sarà molto difficile”. In generale gli analisti considerano possibile, ma improbabile, che un’economia sia costretta a lasciare l’euro. Dopo l’annuncio di S&P la forchetta tra i bund tedeschi e i titoli di altre otto nazioni europee si è allargata fino a un nuovo livello record: oggi è a 243 base quella con la Grecia, a 174 con l’Irlanda, a 109 col Portogallo, a 100 con la Spagna, 93 rispetto al Belgio, 77 sulla Finlandia, 70 l’Olanda, 58 la Francia. Lo spread italiano è di 140 punti base sopra quello tedesco, ma a inizio dicembre era (seppur di poco) più alto