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 2009  gennaio 11 Domenica calendario

MATTEO BUFFOLO

per Il Giornale, 11 GENNAIO 2009
Chi portarsi a vivere alla Casa Bianca è uno dei dilemmi di ogni presidente statunitense. Harry Truman si portò al numero 1600 diPennsylvania avenue la suocera (l’unica a vivere con la coppia presidenziale per tutto
il mandato), salvo poi sentirle dire che lei conosceva «dozzine di persone più qualificate per sedersi nello Studio ovale». Ulisse Grant, il generale eroe della guerra civile americana, una volta diventato presidente, portò con sé il suocero, che però litigava con tutti gli altri. Lezioni rimaste scolpite nella storia, ma che Obama sembra non aver imparato: infatti il suo team di transizione ha annunciato proprio ieri che Marian Robinson, la settantunenne madre della moglie Michelle, andrà a vivere alla Casa Bianca. «Almeno temporaneamente», hanno precisato gli uomini vicini al presidente. Che però, contro ogni luogo comune, si è detto «deliziato» dalla prospettiva di vivere con la suocera.
D’altra parte la signora Robinson è una«tosta» e durante la campagna del
genero è stata uno dei punti fermi della first family. Non solo ha ricoperto il ruolo di nonna, licenziandosi dal lavoro e badando alle bambine durante i viaggi della coppia, ma dopo un’iniziale strenua opposizione alla candidatura, è diventata anche una dei supporter più influenti e ascoltati di Obama. Grazie soprattutto al suo carisma di donna afroamericana, cresciuta nei sobborghi di una Chicago ancora divisa dalla segregazione ma determinata a ottenere una propria indipendenza a costo di scelte impopolari, come quando, mentre i suoi genitori la spingevano verso un lavoro da insegnante, scelse di andare a
fare la segretaria in una banca. Un lavoro che l’ha accompagnata fino all’ anno scorso, quando mettere a letto le nipotine Malia e Sasha, accompagnarle
a lezione di pianoforte e di danza e cucinare i loro pastiha iniziato a occupare tutto il suo tempo. E anche se ha smesso di correre i 50 e i 100 metri nei Giochi per la terza età dell’Illinois, come ha fatto fino ai sessant’anni avanzati, la signora Robinson non ha rinunciato a giocare il suo ruolo in famiglia. «Cibi dietetici? - ha chiosato parlando della dieta salutista del genero-presidente - Mah, non fanno per me. Io sono più un tipo da pollo fritto». «A letto alle otto e
mezza e solo un’ora di televisione al giorno? - ha detto parlando delle nipotine
- Scelte che non condivido: è troppo presto e un’ora è troppo poca». Insomma, di certo Obama si è messo in casa una persona dal carattere forte. Nonostante ciò, per Marian Robinson la scelta è stata combattuta. «Non ho mai vissuto fuori da Chicago. Ma alla fine, non conta molto. Sarò lì per il tempo necessario, anche per aiutare le mie nipoti ad adattarsi. Magari un po’ agitata, ma sarò lì».