Enrico Franceschini, la Repubblica, 13/1/2009, 13 gennaio 2009
La recessione globale infligge un duro colpo all´Irlanda: l´azienda americana di computer Dell, che aveva in Irlanda la sua base di operazioni in Europa, ha deciso di dimezzare il numero dei dipendenti e trasferire la produzione europea in Polonia, dove il costo del lavoro è di due terzi più basso
La recessione globale infligge un duro colpo all´Irlanda: l´azienda americana di computer Dell, che aveva in Irlanda la sua base di operazioni in Europa, ha deciso di dimezzare il numero dei dipendenti e trasferire la produzione europea in Polonia, dove il costo del lavoro è di due terzi più basso. Lo stabilimento Dell irlandese di Limerick, dove attualmente lavorano 4300 persone, taglierà 1900 posti di lavoro entro un anno. E´ uno sviluppo preoccupante per il paese artefice della più rapida crescita economica in Europa durante gli anni Novanta, quando l´Irlanda fu soprannominata «la tigre celtica»: la Dell è la seconda azienda irlandese per numero di dipendenti e il maggior esportatore. Gli economisti calcolano inoltre che le conseguenza della decisione si farà sentire in modo più rilevante, perché ogni posto di lavoro alla Dell crea mediamente altri quattro o cinque posti di lavoro. In anni recenti, per questo motivo, si riteneva che la Dell contribuisse da sola al 5% circa del prodotto interno lordo dell´Irlanda. La compagnia trasferirà la sua intera produzione di computer portatili e fissi in un nuovo stabilimento a Lodz, terza maggiore città della Polonia. «E´ una decisione difficile», ha dichiarato Sean Corkery, vicepresidente della filiale irlandese, «ma la decisione giusta per rendere la dell più competitiva in un momento difficile». Enrico Franceschini