Corriere della Sera 13/1/2009 - Lettere, 13 gennaio 2009
Caro Romano, mamma e papà marocchini, residenti vicino a Modena, hanno chiamato il loro figlioletto «Jihad», cioè guerra santa, guerra di liberazione, guerra contro gli infedeli
Caro Romano, mamma e papà marocchini, residenti vicino a Modena, hanno chiamato il loro figlioletto «Jihad», cioè guerra santa, guerra di liberazione, guerra contro gli infedeli. Sempre guerra è. Perché appiccicare un nome così a un bambino? Per me è sbagliato, perché quel nome è provocatorio. La legge attuale, il Dpr del 2000, non consente di dare ai propri figli nomi ridicoli o vergognosi. La legge dovrebbe anche impedire nomi ostili e indisponenti. In nome della pace. Fabio Sìcari, Bergamo Il primo significato di Jihad è sforzo, impegno, dedizione. Anche nei nostri Paesi i bambini vengono chiamati Fedele, Teodoro, Cristiano, Pellegrino, Assunta, Carmelo, Dolores: nomi che hanno una forte connotazione religiosa. Non dimentichi inoltre che vi sono regioni italiane in cui i bambini, alla nascita, venivano chiamati Lenin, Anarchia, Rivoluzione.