(Pierangelo Sapegno, La Stampa 5/1/2009), 5 gennaio 2009
Non si capisce se Alfredo Cazzola sarà il candidato Pdl a sindaco di Bologna. Lui vuole fare una lista civica, non si sa se di destra o di sinistra, e a Forza Italia questo non piace
Non si capisce se Alfredo Cazzola sarà il candidato Pdl a sindaco di Bologna. Lui vuole fare una lista civica, non si sa se di destra o di sinistra, e a Forza Italia questo non piace. Nato alla Bolognina e cresciuto all’oratorio dei Salesiani, da bambino giocava a calcio: «Tutto smilzo e grandi polmoni. Ero un po’ libero e un po’ mediano. Un tipo alla Romano Fogli». A diciott’anni, senza diploma, con il sacco a pelo se ne va in giro per l’Europa. Quando torna sa parlare l’inglese, il tedesco e lo svedese. Compra il Motor Show che è una fiera di paese e ne fa un avvenimento internazionale: lo vende, con il Lingotto di Torino e lo Smau di Milano, al colosso fieristico francese GL Events di Lione. I soldi che guadagna li reinveste tutti. Compra la Virtus Bologna di basket che con lui in dieci anni conquista 4 scudetti e una Eurolega. Vende: tre anni dopo la squadra porta i libri in tribunale e finisce in serie B. Compra nel 2005 il Bologna calcio in serie B, lo porta in A. Ha da poco venduto le sue quote. Dice d’aver comprato le squadre solo per «fare qualcosa di buono per due bandiere in difficoltà». Però girare per la città e prendersi gli applausi della gente gli piace. Il suo rapporto con l’amministrazione Cofferati: «Da lettino psicanalitico». Non sopporta se gli dicono che è una specie di Berlusconi.