(Francesco Alberti, Corriere della Sera 8/1/2009), 8 gennaio 2009
Luciano D’Alfonso, 43 anni, sindaco di Pescara, detto ”Fratacchione”, dopo nove giorni agli arresti domiciliari (accusato d’aver preso soldi da imprenditori, tra cui Carlo Toto) è in un eremo a pregare e guarire (ha una malattia «ingravescente»)
Luciano D’Alfonso, 43 anni, sindaco di Pescara, detto ”Fratacchione”, dopo nove giorni agli arresti domiciliari (accusato d’aver preso soldi da imprenditori, tra cui Carlo Toto) è in un eremo a pregare e guarire (ha una malattia «ingravescente»). Possibili eremi: quello costruito da San Romualdo tra le foreste del Casentino o la basilica del Santo Volto a Manoppello ai piedi della Maiella.