Financial Times, 12 gennaio 2009, 12 gennaio 2009
Martedì la Grecia affronterà il primo test sui mercati dei titoli di Stato, collocando una prima parte dei 10 miliardi di euro di bond a breve scadenza che prevede di emettere quest’anno
Martedì la Grecia affronterà il primo test sui mercati dei titoli di Stato, collocando una prima parte dei 10 miliardi di euro di bond a breve scadenza che prevede di emettere quest’anno. Una mole di debito, per Atene, che supera di 10 volte quella attualmente in circolazione (0,94 miliardi in tutto). La sfida è particolarmente difficile, dato che venerdì scorso Standard & Poor’s ha annunciato la possibilità di tagliare il rating del debito greco, che è già oggi, con una classificazione A, il più basso della zona euro. Il rapporto tra debito pubblico e Pil greco è al 94%, il secondo peggiore d’Europa dopo l’Italia, e i suoi costi di finanziamento quest’anno potrebbero raggiungere il 4,6% del Pil. La Grecia non è in recessione e nemmeno ci dovrebbe entrare quest’anno, secondo gli economisti, ma la sua crescita rallenterà da un ritmo del 4% annuo al 2%. Dopo l’avviso di S&P’s la forchetta tra i bond greci a 10 anni e gli equivalenti titoli tedeschi si è allargata fino a 230 punti base, il livello maggiore dalle rivolte di inizio dicembre. I titoli che Atene emetterà martedì cercheranno di attrarre gli investitori attraverso brevi tempi di rimborso (sotto i 12 mesi) e rendimenti più alti del solito.