Edmondo Berselli, la Repubblica 12/1/2009, 12 gennaio 2009
dal nostro corrispondente «Come è potuto succedere di nuovo? Ero convinta di aver imparato, sapevo tutto, pensavo di avercela fatta per sempre e invece un´altra volta non mi va più bene niente, non c´è più un vestito in cui riesca ad entrare»
dal nostro corrispondente «Come è potuto succedere di nuovo? Ero convinta di aver imparato, sapevo tutto, pensavo di avercela fatta per sempre e invece un´altra volta non mi va più bene niente, non c´è più un vestito in cui riesca ad entrare». Oprah Winfrey è tornata ad essere cicciona. Dopo essere diventata il simbolo della possibilità di dimagrire e rimettersi perfettamente in forma a qualunque età, dopo aver esibito in televisione e sulle riviste l´ombelico e gli addominali a cinquant´anni passati, dopo aver predicato il cibo integrale, le diete disintossicanti vegane e l´esercizio quotidiano con il personal trainer, la donna più famosa e popolare d´America ha gettato la spugna. «Sono tornata a pesare 92 chili, mi vergogno e sono imbarazzata che si parli ancora del mio peso». La sua sconfitta nella lotta con la bilancia è la rivincita delle americane sovrappeso, di quei milioni di donne che non erano riuscite a seguirla nella sua rinascita, ma che avevano continuato a guardare il suo show e con una certa soddisfazione, mese dopo mese, l´hanno vista ingrassare di nuovo e nascondersi dentro tuniche sempre più larghe. Il peso di Oprah Winfrey non è una questione privata, non solo perché lei è la più pagata e seguita star della televisione americana oltre che la donna nera più ricca del mondo, ma perché è il simbolo della lotta e della sconfitta di un Paese intero contro l´obesità. Da testimonial del salutismo, sostengono i detrattori, si è trasformata nella dimostrazione che le diete non servono, che si torna sempre al punto di partenza, che dimagrire è impossibile. Bob Green, il suo guru, l´uomo che l´aveva aiutata a tornare in forma e aveva ottenuto ricchezza e successo con il bestseller che pubblicizzava la sua ricetta, annaspava imbarazzato sabato sera al talk show di Larry King su Cnn. Davanti all´ironia di chi non crede nelle diete ha cercato di difendersi in ogni modo: ha spiegato che Oprah è ingrassata perché è depressa, perché affoga nel cibo altri bisogni, perché lavora troppo e non ha tempo per pensare a cosa mangia. Una giustificazione che alle orecchie di milioni di americane che non riescono a dimagrire deve essere apparsa solo come la conferma di qualcosa che sapevano già benissimo. Il problema è che la star che ha fatto il record di spettatori della storia americana con un´intervista - nel 1993, cento milioni di persone la guardarono interrogare Michael Jackson - , la bambina povera della campagna del Mississippi che la nonna vestiva con i sacchi delle patate, la ragazzina che venne struprata a nove anni e rimase incinta a 14, la studentessa che sfondò in radio a 19 anni in Tennessee e che da 22 ipnotizza ogni giorno l´etere, è la donna più ascoltata e imitata degli Stati Uniti, in lei si identificano milioni di persone. E se ora dice che il suo obiettivo «non è più essere magra ma stare bene con il suo corpo», allora è il segno della ritirata dei salutisti. Ogni cosa è stata sempre fatta davanti alle telecamere: nel 1988 Oprah perse 30 chili, per dimostrarlo indossò in trasmissione un paio di strettissimi jeans di Calvin Klein, ma dopo lo show andò a festeggiare e per la gioia d´avercela fatta cominciò ad abboffarsi, dopo due giorni - ha ammesso ora - quei pantaloni già non li allacciava più e quattro anni dopo era al suo peso record: 110 chili. Nel gennaio del 2005 occupava la copertina della sua rivista - 2 milioni e mezzo di copie vendute - per mostrare come era riuscita a tornare a 70 chili grazie ai cibi integrali e allo sport. Due anni fa ha ripreso ad ingrassare: prima ha dato la colpa alla tiroide, poi ha provato una dieta a base di mirtilli, funghi e asparagi in cui eliminava caffè, alcool, zucchero, glutine e ogni prodotto animale, alla fine questa settimana di nuovo dalla copertina del settimanale ha rivelato di aver superato quota 92 chili. «Mi sento come una mucca e vorrei scomparire», racconta depressa nella sua casa di Montecito, immersa in un parco meraviglioso sul Pacifico poco lontano da Santa Barbara. Un´ammissione di debolezza che anche Beyoncé, la cantante nera del momento, ha fatto ridendo: «Dentro di me c´è una cicciona che spinge per uscire». E pensare che alla Casa Bianca sta per insediarsi un grande amico di Oprah, il presidente più magro e sportivo della storia, uno che fa un´ora di palestra al giorno e si ciba di insalate e pesce bollito, tranne fare puntate propagandistiche nei fast food per farsi fotografare con chili e hot dog. Oprah, che ha finanziato la campagna elettorale e si è spesa come nessun altro per Barack, doveva essere la stella del ballo dell´inaugurazione a Washington ma ora sconsolata dice: «Non so cosa mettermi, nel vestito che avevo scelto non ci entro più».