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 2009  gennaio 10 Sabato calendario

IL DEBUTTO DI BORRIELLO E NATALE A CASA CLERICI


ria più contenuta nella mondanità milanese anche per le festività natalizie e d’inizio anno. Meno occasioni e profilo meno esuberante, in nome sia delle regole del momento sia di una sana austerità. Intanto niente cocktail né feste natalizie negli atelier delle grandi firme: da Krizia a Giorgio Armani, la crisi non consente esibizioni gratuite. Per non parlare di Valentino, dove l’aria che tira è di tagli, tagli e ancora tagli. Unica eccezione dove si respira un po’ di euforia è casa Versace, vuoi per il nuovo showroom Home di via Borgospesso che raccoglie consensi, vuoi per i numeri aziendali che l’abile ad Giancarlo Di Risio è riuscito, caso raro nel settore, a far quadrare. Sarà quindi anche per questo che le poche, belle occasioni, brillano ancor di più. Così, un momento trendy e informale delle movida natalizia è stato l’inaugurazione della nuova casa a Brera di Marco Borriello, al momento infortunato centravanti del Milan dal gol facile e dal bel fisico. Casa, a dire il vero, pensata per viverla con la fidanzata Belen Rodriguez e diventata single home a causa della pacata ma ferma decisione del bomber di chiudere la relazione visto l’andazzo mediatico conseguente alla troppo vivace partecipazione della modella argentina all’Isola dei Famosi. Belle ragazze sì, ma nessuna aria da veline e, a dispetto dello stereotipo della vita del calciatore, tanto calore e clima di festa genuina intorno al padrone di casa, a cominciare dai fratelli Fabio e Piergiorgio e dalla sorridente mamma Margherita. Non potevano mancare colleghi e dirigenti rossoneri: da Clarence Seedorf, al più bravo di tutti, Ricardo Leite Kakà, fino al più saggio e misurato Massimo Ambrosini, con la società rappresentata dall’ufficiale di collegamento Ariedo Braida ma anche amici di vecchia data come Leonardo Auricchio e Marcello Pianosi e di tempi più recenti come Eros Ramazzotti. Champagne Louis Roederer senza esagerare e tanti succhi analcolici ipervitaminici da atleta.

L’appuntamento più in dell’intero periodo natalizio è però stato il brunch domenicale di Giuliana e Paolo Clerici, quest’ultimo presidente del gruppo armatoriale CoeClerici. Giunto al quinto anno, è diventato uno degli appuntamenti più attesi e di tradizione dell’aristocrazia milanese, grazie al mix di ingredienti e dettagli. Dalla selezione degli invitati, all’originale formula open dalle 13 fino a sera che permette ad amici e ospiti di arrivare a getto continuo, fino all’impareggiabile cucina di Vittorio della famiglia Cerea di Bergamo. Così, sotto la regia della affascinante Giuliana, intelligente padrona di casa, nello splendido attico di via Salvini i primi ad arrivare sono stati manager di rango come Paolo Scaroni, Elio Catania e l’ex ministro Lucio Stanca. A metà pomeriggio, invece, l’arrivo di Alessandro Profumo con signora, al vero assai colloquiale e disteso stante le forti tensioni degli ultimi tempi. Il mondo della moda era rappresentato dalla delicata Luisa Beccaria e dalla più rocciosa Raffaella Curiel; la finanza aveva i suoi validi alfieri in Gerardo Braggiotti e Robert Tomei, brillante ceo di Advanced Capital. Il mondo della comunicazione vedeva schierati, tra gli altri, Antonello Perricone e Luca e Luisa Barabino. Folta anche la nobiltà, tra cui spiccavano Gaddo della Gherardesca, i marchesi Giacomo ed Emanuela Cattaneo Adorno e una sfavillante Antonella Camerana, particolarmente soddisfatta per l’ottenimento dei sospirati finanziamenti del Museo della Scienza di cui è vicepresidente. Per gli amanti del sushi non mancava l’opportunità, ma i quasi 200 invitati non hanno indugiato nel preferire, tra le numerose specialità cucinate dai Cerea, gli gnocchi ripieni di fonduta al tartufo bianco particolarmente apprezzati soprattutto da Giuseppe Gazzoni Frascara e da Mario D’Urso, Insomma, sarà anche vero che tra i presenti prevaleva una naturale eleganza e che gli sgradevoli esibizionismi si contavano sulle dita di una mano, ma quando si tratta di gola a casa Clerici non c’è crisi che tenga.