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 2009  gennaio 10 Sabato calendario

LA PAURA INGLESE


L´ultima volta che scesero a un livello del genere, decine di fattorini in cilindro e bombetta corsero forsennatamente dalla sede della Banca d´Inghilterra a quelle delle banche per cui lavoravano per portare la notizia che il tasso d´interesse era stato ridotto al 2%. Era il 1939, e non c´erano i telefonini cellulari. Questa settimana la banca centrale inglese è scesa ancora più in basso: tagliando di un altro mezzo punto il tasso di sconto, giunto così a quota 1,5%. Il terzo taglio consecutivo in tre mesi ha portato gli interessi al livello più basso della storia, o perlomeno da quando si è cominciato a tenerne conto, ossia il più basso in 314 anni. Lo scopo, come nelle precedenti riduzioni varate dalla Banca d´Inghilterra, è facilitare il credito, esortando le banche a trasmettere la riduzione ai tassi d´interesse che praticano a chi, aziende e privati, prende denaro in prestito, aumentando così la spesa, gli investimenti, il consumo, e rimettendo in moto l´economia. Ma alcuni esperti ritengono che la mossa non darà i risultati sperati, perché l´abbassamento dei tassi punisce i risparmiatori e li trattiene dal depositare in banca denaro che ricaverebbe un interesse di appena l´1,5 o verosimilmente dell´1%, destinandolo piuttosto ad altri investimenti. E senza l´iniezione di liquidità data dai risparmiatori, le banche saranno ugualmente a corto di denaro. La Gran Bretagna, concordano gli analisti a Londra, rischia di soffrire una tra le peggiori recessioni della sua storia e la più acuta d´Europa.