Andrea Malan, Il sole 24 ore 8/1/2009, 8 gennaio 2009
NEGLI USA IL PICK-UP BATTE RECESSIONE E ALTI CONSUMI
Non c’è crisi che tenga: agli americani piace guidare in grande. Alla faccia della recessione e della benzina arrivata anche a 4 dollari al gallone, il veicolo più venduto negli Stati Uniti nel 2008 è stato un pick-up, un furgone scoperto: il Ford Serie F ha guidato la classifica per il 27° anno consecutivo con 515mila unità vendute; tra le automobili vere e proprie primeggia con 436mila unità la Toyota Camry.
Intendiamoci: ai tempi d’oro la Ford vendeva quasi 900mila Serie F, e ancora nel 2007 ne sono stati consegnati ai clienti 690mila. Non solo: il rincaro (poi rientrato) della benzina ha avuto un effetto importante riconsegnando nel 2008 alle auto vere e proprie il predominio del mercato Usa, con 6,6 milioni di unità a fine novembre contro 5,7; nel 2007 i truck erano ancora in testa, con 8,2 milioni contro 7,8. L’era dei mastodonti non è però ancora finita e si basa innanzitutto su motivi economici: con poco più di 20mila dollari, meno di 15mila euro, ovvero il costo di una Fiat 500 un po’ accessoriata o di una Yaris diesel, Joe l’idraulico si porta a casa una grande capacità di carico e un bel motore V8 da 4,2 litri di cilindrata.
L’anno del grande crollo (da 16,1 a 13,2 milioni di veicoli venduti nel 2008) è stato anche l’anno dei paradossi per il mercato Usa. Se il mitico Ford F rimane in testa, il grande perdente è il marchio Hummer, che ha visto le immatricolazioni crollare del 50% e che è stato messo in vendita dalla casa madre General Motors nell’ambito del piano di ristrutturazione. E tra i due successi di mercato ci sono due piccole made in Germany: la Mini e la Smart. Piccolo è bello o grande è meglio? Difficile dirlo. Se il destino dei grandi Suv sembra segnato, i pick-up resistono meglio (-25% per quelli Ford contro il -41% dei Suv), grazie anche a un dazio sulle importazioni che risale ai tempi di Lyndon Johnson. Anche se costano poco, bevono parecchio: il motore V8 dell’F-150 fa in media poco più di 6 chilometri con un litro. Ma con il carburante che adesso è ridisceso sotto i 2 dollari al gallone, c’è il rischio che i primi veicoli ad approfittare della ripresa siano proprio loro, alla faccia delle speranze "verdi" legate ai piani di aiuti statali a Detroit. D’altra parte, ce lo vedete un cowboy alla guida di una Prius Toyota?