Marika De Feo, Corriere della sera 9/1/2009, 9 gennaio 2009
COMMERZ, MERKEL NAZIONALIZZA
I problemi finanziari aggiuntivi di Dresdner Bank? Alla fine, verranno risolti dalla Cancelliera Angela Merkel, con una nazionalizzazione parziale che porterà il governo di Berlino a detenere il 25% più un’azione del capitale della nuova Commerzbank-Dresdner. stata annunciata in sordina, con un comunicato complesso, la prima nazionalizzazione di una banca privata tedesca, come ultimo atto di una crisi finanziaria globale che sta colpendo la Germania più di altri paesi europei.
E il sacrificio, ha commentato ieri il capo di Commerzbank Martin Blessing, «servirà a mettere la nostra banca al riparo dalla crisi economica turbolenta, e garantirà in futuro la nostra responsabilità per un continuato afflusso di crediti alla clientela». Ma il sacrificio spianerà la strada alle nozze fra Commerzbank e Dresdner, che saranno consumate entro pochi giorni, per creare il secondo polo bancario tedesco dopo Deutsche Bank.
Tuttavia la borsa ha bocciato l’operazione, e il titolo è crollato del 20%, per riprendersi in serata, a quota 5,25 euro.
Certo che nell’agosto scorso Blessing non avrebbe mai immaginato un’evoluzione tanto sfavorevole dei mercati finanziari. Che ora costringono la banca a chiedere a Berlino un’iniezione supplementare di capitale pari a 10 miliardi di euro, oltre agli 8,2 miliardi e ai 15 miliardi di garanzie già concessi dal governo Merkel nell’autunno scorso. E stando a quanto filtra dalla torre di cristallo e cemento progettata da Norman Foster nel centro di Francoforte, fino all’ultimo Blessing aveva sperato di cavarsela con meno intervento statale. Ma il drastico peggioramento dei conti di Commerzbank, ma soprattutto di Dresdner, non lo hanno permesso. E alla fine pare che Berlino si sia imposta per l’attuazione di una manovra senza precedenti. E il governo rileverà, appunto, il 25,1%, acquisendo 295 milioni di azioni al prezzo di 6 euro e avrà almeno due rappresentanti nel consiglio di sorveglianza. In cambio, la nuova Commerzbank disporrà di un capitale core elevato, pari al 10%. Va da sé che gli altri azionisti, come Generali, che detiene il 6,5% del capitale, subiranno una diluizione di un quarto della partecipazione. Per Trieste non cambierà di molto, perché non è più il primo azionista, ma sarà socio di una banca con un capitale molto più alto.
Nel frattempo, la partecipazione di Allianz nella nuova Cobank sarà ridotta al 15%, dal 30% previsto originariamente. Ma come proprietaria di Dresdner, prima della fusione dovrà sborsare 1,1 miliardi di euro, per sgravare l’istituto di un pacchetto da 17,5 miliardi di titoli "tossici" svalutati. Altri 750 milioni confluiranno nel capitale della nuova Commerz. Cifre pesanti per il ceo Michael Diekmann, Ma ancora poco, mormorano negli ambienti finanziari, in confronto alla possibilità di uscire da una banca che in nove anni ha dato solo problemi. E comunque l’assicuratore di Monaco rimarrà socio di bancassurance del nuovo istituto per almeno 15 anni. Inoltre, dal primo bond garantito dallo stato Cobank ottiene un volume finale di 5 miliardi, ben superiore ai 2-3 miliardi attesi, grazie a un interesse degli investitori istituzionali molto elevato.