Come sono sexy gli stivali brutti di Antonella Amapane, La stampa, 8/1/2009, 8 gennaio 2009
COME SONO SEXY GLI STIVALI BRUTTI
Con l’ondata di neve il revival modaiolo che più spopola per le strade di Parigi, Londra, New York - ma anche Milano e Torino - è firmato Ugg. Gli stivali di agnello scamosciato che assomigliano alle zampottone di un orso, rispuntano ai piedi di teenager e signore chic. Quella delle Ugg è una mania dilagante. E pace se si tratta di calzature sgraziate e bruttarelle, rasoterra, simili nella forma goffa alle pantofole di feltro con la zip davanti che un tempo mettevano gli anziani. Sono gettonatissime. Tanto che nella capitale inglese un mese fa ha aperto i battenti a Covent Garden un «Ugg store» gigante, dove star d’ogni tipo hanno fatto incetta di questi stivali. Fan come Cameron Diaz, Britney Spears, Drew Barrymore e Sienna Miller, Kate Moss e Paris Hilton.
O li si ama o li si odia. La prima volta sono comparsi nel 2004: li sfoggiava Pamela Anderson sulle spiagge di Malibù in costume da bagno. Un abbinamento improbabile che fece il giro del mondo sulle riviste di moda, promuovendo i grossi boot, con l’interno in montone e la suola in gomma, utilizzati dai surfisti australiani per scaldarsi velocemente nelle giornate più fredde.
Adesso riappaiono in città e come dopo sci - nella versione al polpaccio o alla caviglia, tinta sabbia o cognac rilanciando il dibattito sulla loro bruttezza trendy che rimbalza dai blog ai giornali. «Ma intanto si portano a meraviglia, sono diventati un classico come le ballerine», spiega - sulle pagine del settimanale «Elle» France - Bonita Durand, compratrice di scarpe per il grande magazzino Printemps. Motivo? «Si apre l’era dei modelli cocoon, quali esemplari se non questi foderati di caldo pelo d’agnello, comodi come ciabatte, possono riassumere al meglio il concetto? Sono come un pupazzo dell’infanzia: rassicurante, dolce, piacevolmente regressivo».
Come un vecchio jeans, insomma, che ci conforta. «Le Ugg segnano il trionfo del look-crisi dell’estetica consolatoria - fa notare Vincent Gregoire, cacciatore di tendenze dello studio Nelly Rodi - corrispondono a una logica di rallentamento nel ciclo dei trend che ultimamente hanno corso troppo. I consumatori sono stufi di continue novità. Reclamano prodotti già testati. Non si butta più via niente, si recupera, si ricicla, si reinterpretano vecchi concetti. Sarah Jessica Parker, ambasciatrice degli Ugg nel 2004 ha rispolverato dall’armadio il suo paio. Un dejà vu che non imbarazza più nessuno».
Peccato che la maggior parte degli uomini non li trovi sexy. «Il fatto è che ognuno di noi è alla ricerca di un glamour che non si coglie al primo sguardo - osserva Pascal Monfort, sociologo della moda all’istituto Isem -. Gli Ugg sono piatti dolci, silenziosi, ci rendono più umani, trasmettono un’immagine cool, liberata dai classici stereotipi superficiali. Si può sedurre anche con gli Ugg perché si rivela il nostro lato ragionevole, cosciente, meno cervellotico».
Morale della favola: sono dei basici che rispondono perfettamente al desiderio un epoca che, satura di sofisticazioni e trucchi, si orienta verso la «bellezza bruta», la semplicità e il comfort. I jeans larghi trionfano come le comodose scarpe da ginnastica. Il pigiama portato di giorno - promosso da Dolce e Gabbana - in primavera sbarcherà nei negozi; la prossima «it bag» di Saint Laurent ha la forma di un’essenziale bisaccia.
In quest’ottica gli Ugg - contrariamente a chi sostiene siano un’aberrazione estetica, incarnano il vero oggetto di moda al passo con i tempi.Sienna Miller
Bionda, raffinata, sempre elegante, l’attrice che ha fatto impazzire Jude Law è una affezionata fan degli stivali scamosciati, che qui indossa durante una passeggiata con i suoi cani. Variabili gli abbinamenti: Sienna indossa gli Ugg d’estate con la minigonna e l’inverno con i jeans.Pamela Anderson
Nel 2004 l’attrice americana che interpreta la celebre bagnina di Baywatch li sfoggia sulla spiaggia di Malibù in costume da bagno. L’audace abbigliamento fa il giro del mondo sulle riviste di moda e di costume, promuovendo gli stivali con l’interno in montone e la suola in gomma.