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 2009  gennaio 12 Lunedì calendario

Solo pochi mesi fa i leader politici di tutto il mondo non nascondevano la preoccupazione per il potere che stavano ottenendo i fondi sovrani attraverso le acquisizioni all’estero

Solo pochi mesi fa i leader politici di tutto il mondo non nascondevano la preoccupazione per il potere che stavano ottenendo i fondi sovrani attraverso le acquisizioni all’estero. Ma quei fondi hanno perso i loro muscoli per colpa della crisi dei mercati, e quelle preoccupazioni stanno rientrando. Il fondo norvegese Government Pension Fund-Global controlla 300 miliardi di dollari ma ha perso il 7,7% del suo valore nel terzo trimestre 2008, la peggior performance nei 18 anni di vita del fondo sovrano, che investe i soldi degli incassi petroliferi. E quel calo non considera le ulteriori perdite dovute al crollo dei mercati avviato nell’ottobre scorso. Stephen Jen, economista di Morgan Stanley, calcola che i fondi sovrani abbiano perso in media tra il 18 e il 25% del loro valore. Significa perdite per 700 miliardi di dollari totali, che riducono il valore complessivo dei vari strumenti di investimento statale a 2.400 miliardi di dollari.”Non perdi un quarto del tuo valore senza conseguenze” dice Jen. Conseguenze che partiranno da cambi al vertice per diversi fondi. Ma che comprendono anche l’utilizzo come strumenti di salvataggio per le varie compagnie nazionali che ne hanno bisogno. Ad esempio il Kuwait ha chiesto al suo fondo di mettere dei soldi nella Borsa locale, che si è troppo indebolita. Le perdite più forti si sono viste nei paesi del golfo, in particolare ha sofferto l’Abu Dhabi Investment Authority (Adia), considerato il maggiore fondo sovrano del mondo con 900 miliardi di dollari di valore. Adia non diffonde i dati sui suoi asset, ma Brad Setser, economista del Consiglio per le relazioni internazionali di New York ritiene che abbia perso un terzo del suo valore. Anche agli altri fondi arabi è andata molto male. Quelo del Kuwait ha perso circa il 30% dei suoi 250 miliardi di valore, rifinanziandosi con 50 miliardi ricavati dalle vendite di petrolio. difficile calcolare le perdite del fondo del Qatar, che vale 60 miliardi e ha investito di recente 5 miliardi in Barclays, ma si pensa che siano sempre attorno al 30%. I vincitori potrebbero essere i sauditi, da sempre presi in giro per la loro cautela che li ha portati a investire nei titoli del Tesoro Usa. Ma così hanno evitato i rischi, e l’anno passato hanno guadagnato 6 miliardi di dollari.