Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  gennaio 08 Giovedì calendario

ALFANO: SUL CSM HA RAGIONE MANCINO


Non poteva che piacere alla destra un´intervista di Nicola Mancino al Corriere in cui il vice presidente del Csm apre le porte alla riforma del Consiglio e alla fine dell´obbligatorietà dell´azione penale con l´aggiunta di espresse critiche agli arresti di Pescara e Potenza. L´Anm è «stupefatta e amareggiata», i togati di palazzo dei Marescialli (Magistratura indipendente esclusa) sono «amareggiati e sconcertati», ma per le parole di Mancino è entusiasta il Guardasigilli Angelino Alfano: «Ho letto e valutato molto positivamente l´intervista e anche l´Anm dovrebbe esprimere una valutazione complessiva dello stesso tenore. Non possono sempre gridare alla delegittimazione quando qualcuno esprime un´opinione dissenziente rispetto alla loro. Mancino ha detto delle cose sacrosante, ma anche altre che non condivido perché si discostano di molto dalle nostre proposte». Per certo il ministro della Giustizia si riferisce alla separazione di giudici e pm che Mancino non approva temendo un pm «ghettizzato nell´esclusiva funzione inquirente». Il governo, come Berlusconi dice da mesi, si avvia a separare gli «ordini» per dar vita «agli avvocati dell´accusa e a quelli della difesa».
Se il Pdl plaude (Niccolò Ghedini «dichiarazioni importanti ed equilibrate»; Maurizio Gasparri «un segno di disgelo»; Enrico Costa «sincera ma preoccupante denuncia dei metodi usati al Csm»), sulle toghe le tesi di Mancino sono un secchio d´acqua gelida. Reagisce per prima l´Anm che giusto ieri riuniva la giunta. Rapido giro di tavolo, poi il presidente Luca Palamara dà il via libera a una nota molto dura su metodo e contenuti. Le valutazioni di Mancino sulle inchieste in corso sono «inopportune» soprattutto per il suo ruolo di presidente della sezione disciplinare. E l´ipotesi di ridurre l´attuale numero dei togati del Csm per riservarne una quota al capo dello Stato è inaccettabile.
Nel frattempo, al Consiglio, passa di mano in mano il documento dei togati anti-Mancino. Tutti si chiedono perché abbia deciso di aprire alle riforme costituzionali. Qualcuno butta lì la parola dimissioni. Ci si chiede se Napolitano sia d´accordo, ma sul Colle non c´è alcun turbamento per parole considerate un parere nel lungo dibattito sulla giustizia. Napolitano ha sempre insistito su riforme condivise e una modifica del Csm potrebbe far incontrare destra e sinistra. Il presidente peraltro lancia un altro segnale e impedisce al Csm di dare un parere sul decreto rifiuti che, ormai approvato, non ha più bisogno di giudizi.
I togati portano al plenum un documento senza la sigla di Mi. Antonio Patrono non condivide le critiche al correntismo. Proprio lui che, da segretario della corrente ne fece un cavallo di battaglia, dice che oggi «quest´influenza negativa si manifesta in meno occasioni, ma purtroppo nessuno ci crede». Unicost, Md, Movimento giustizia vedono una «delegittimazione» e trovano «inopportuni» i giudizi di Mancino. Stoppano ipotesi d´intervento costituzionale. Pure Vincenzo Siniscalchi, laico del Pd, boccia il teorema Violante (Csm diviso tra togati, laici e di nomina presidenziale) perché sarebbe anomalo che il capo dello Stato, in quanto presidente del Csm, ne nomini una parte. Stroncatura anche dal presidente emerito della Consulta Valerio Onida che teme la «partitizzazione» del Csm ed è contrario a cedere sull´obbligatorietà («Rispecchia il principio sacrosanto per cui i cittadini sono uguali davanti alla legge»). Mancino non piace del tutto neppure al Guardasigilli ombra del Pd Lanfranco Tenaglia che dice no alla «riforma costituzionale per il Csm».