Wall Street Journal, 8 gennaio 2009, 8 gennaio 2009
Gli americani sembrano avere imparato la lezione: stanno smettendo di spendere più di quanto guadagnano per risparmiare un po’
Gli americani sembrano avere imparato la lezione: stanno smettendo di spendere più di quanto guadagnano per risparmiare un po’. Ma se il risparmio, in generale, è positivo in una qualsiasi economia, in tempi di recessione il calo dei consumi che ne deriva peggiora la situazione. L’indebitamento degli statunitensi è sempre salito dal 1952, anno in cui la Federal Reserve ha iniziato a calcolarlo. Nel terzo quarto del 2008 ha segnato il primo calo nella sua storia, nello stesso periodo i consumi degli americani sono scesi, cosa che non accadeva da 17 anni. Il risulato è una crescita del risparmio, calcolato come la differenza tra redditi e spese. Negli ultimi anni il tasso di risparmio degli americani era sotto lo zero, quest’anno gli economisti si aspettano che salga al 3-5% del reddito, o anche di più. Goldman Sachs si attende una risalita fino al 6 o al 10%. Si verificherà quindi anche un calo dei consumi, che spingerà al ribasso il Pil: per la fine del 2009 ci si aspetta un calo del Pil del 5%, il più pesante in un quarto di secolo. ”L’idea che le nostre famiglie consumeranno portandoci fuori dalla recessione è una fantasia – dice Elizabeth Warren, docente di Harvard – semplicemente non succederà”.