Financial Times, 8 gennaio 2009, 8 gennaio 2009
Ramalinga Raju, presidente di Satyam Computer Service, ha confessato mercoledì di avere falsificato i conti dell’azeinda, e si è dimesso
Ramalinga Raju, presidente di Satyam Computer Service, ha confessato mercoledì di avere falsificato i conti dell’azeinda, e si è dimesso. Da anni i risultati delle trimestrali del gruppo erano tutti falsi: l’azienda procedeva dichiarando margini operativi del 20% quando erano solo del 3%. A settembre 2008 Satyam ha dichiarato ricavi per 53,61 miliardi di rupie (880 milioni di euro). Il 94% di questa cifra, ha confessato Raju, è fittizia. Il presidente ha chiarito che né lui né la sua famiglia hanno guadagnato da questa truffa, e che gli altri membri del board erano all’oscuro di tutto. Il revisore dei conti era la Price Waterhouse Cooper, che ora rischia sanzioni. Satyam è il quarto maggiore produttore di software indiano, ha contratti di outsourcing per 200 milioni di dollari e tra i suoi clienti ci sono Unilever, Nestlè, DuPont, Cisco e Sony. Ha 53 miula dipendenti ed è quotata a Bombay, New York e Amsterdam. Nel 2007 Raju vinse il premio di imprenditore dell’anno assegnato dalla Ernst & Young. La truffa vale 1 miliardo di dollari, gli indiani la definiscono ”la nostra Enron”.