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 2009  gennaio 08 Giovedì calendario

MICHELE SERRA PER LA REPUBBLICA DI GIOVEDI’ 8 GENNAIO 2009


ANCHE IL SEGRETARIO DEL PD Veltroni si dice stupefatto del registratore acceso durante un colloquio tra Iervolino e Nicolais. Più in generale non gli manca, almeno credo, la percezione del degrado politico napoletano, e del normale sconcerto di milioni di italiani, anche suoi elettori, che si domandano, già dai tempi della catastrofica emergenza rifiuti, come sia possibile che il presidente della Regione e il sindaco di Napoli non si siano dimessi.
Godendo Veltroni di una formidabile investitura popolare, ci si chiede perché non ne faccia buon uso chiedendo con fermezza al sindaco di Napoli, e al suo stupefacente registratore, di farsi da parte. Il centrosinistra perderebbe (meritatamente) il governo della città ma il suo leader risalirebbe parecchi gradini nella scala della popolarità e del prestigio politico. Non si tratterebbe di un rigurgito di "centralismo comunista", se è questo che Veltroni teme di sentirsi rinfacciare, ma di un soprassalto di buon senso: nessun leader, per quanto paziente, per quanto alle prese con baronie infedeli e avversari interni, può accettare che il proprio partito diventi la palestra privata di faide così avvilenti. A queste faide, per giunta, nessuno è minimamente interessato se non i diretti protagonisti. Fuori da quei palazzi in rovina arrivano solo le urla. Della voce di un capo – se posso semplificare – si sente l´urgenza.