Stefania Pescarmona per Finanza & Mercati di martedì 6 gennaio 2009, 6 gennaio 2009
UNICREDIT, VIA ALL’AUMENTO DI CAPITALE
Via all’aumento di capitale per UniCredit. L’operazione del valore di 3 miliardi, «varata per rafforzare i ratio patrimoniali dell’istituto», si è aperta il 5 gennaio e si concluderà il 23 gennaio. Prevede l’emissione di 972 milioni di nuove azioni ordinarie da offrire in opzione ai soci al prezzo di 3,083 euro, nel rapporto di quattro nuovi titoli ogni 55 azioni ordinarie o di risparmio possedute. Un prezzo molto più alto rispetto al valore attuale dei titoli: il 5 gennaio UniCredit ha chiuso a 1,88 euro, con un incremento dell’1,95%. Si ritiene pertanto che l’aumento di capitale possa andare deserto. E si guarda a Mediobanca e alla Banca d’Italia. L’istituto centrale dovrà infatti dare una risposta a Piazzetta Cuccia che alla fine del 2008 ha chiesto l’autorizzazione per un eventuale superamento della soglia del 5% che detiene in UniCredit. La richiesta è legata al fatto che Mediobanca (già garante unico della ricapitalizzazione) è stata nominata anche banca depositaria delle nuove azioni Unicredit, «poste al servizio del prestito convertibile sottostante, il cosiddetto ”cashes”, che verrà offerto agli investitori istituzionali». Mediobanca alla fine verrebbe a detenere il 6,8% dell’istituto di piazza Cordusio. «Anche se la quota di titoli UniCredit posseduta da Mediobanca è senza diritti di voto e di dividendo, la banca presieduta da Cesare Geronzi viene a ritigliarsi un ruolo cardine nell’azionariato di Piazza Cordusio».