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 2009  gennaio 06 Martedì calendario

La scelta di Vuitton: niente taglio ai prezzi - Anche il più tenace negoziatore di sconti – meglio, negoziatrice, perché le donne sembrano più ferrate – può convincere uno degli eleganti addetti alla vendita a cedere di un euro

La scelta di Vuitton: niente taglio ai prezzi - Anche il più tenace negoziatore di sconti – meglio, negoziatrice, perché le donne sembrano più ferrate – può convincere uno degli eleganti addetti alla vendita a cedere di un euro. Non in un negozio con l’insegna Louis Vuitton. Perché il marchio francese, celebre per le borse con il monogramma, i saldi non li fa. Mai. Neppure da quando è partita in pompa magna la stagione dei ribassi, mentre nelle boutique di tutti i concorrenti si può fare shopping a prezzi (quasi) stracciati. A dire il vero, già da diverse settimane (si veda «Il Sole-24 Ore» del 23 dicembre). Una scelta strategica? Oppure l’ennesima dimostrazione del successo di un marchio considerato uno status symbol dagli italiani? Dal colosso Lvmh, il leader mondiale del lusso guidato da Bernard Arnault, non trapelano spiegazioni. Secondo gli analisti, però, tutto dipende dal controllo totale del retail: nessuno può acquistare una borsa o una valigia in nessuna parte del mondo, se non in una boutique Vuitton. Dunque, una rete di protezione per un player che ha scelto da anni di coniugare esclusività con distribuzione di massa. Come? Nutrendo un posizionamento alto di gamma attraverso pubblicità e retail, ma allargando la clientela grazie a prodotti il cui entry price non supera i 500 euro. Non alla portata di chiunque, ma comunque di molti. Per Vuitton, che comunque nei suoi negozi garantisce lo sconto a un selezionato numero di fortunati, non sono però tutte rose e fiori. Come tutti i competitor del mondo del lusso, non mancano i segnali di rallentamento delle vendite, soprattutto su un mercato strategico come quello giapponese, dal quale Lv distilla la quota più significativa dei suoi ingenti profitti, secondo Melanie Floquet, analista di J.P. Morgan. Secondo Hsbc, in ogni caso, la previsione per il 2009 è di vendite in crescita del 6% dopo una stima di +14% nel 2008. paola.bottelli@ilsole24ore.com