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 2009  gennaio 05 Lunedì calendario

ADDIO ALLE LAMPADINE ENTRO IL 2012

Stop entro il 2012 a produzione e commercializzazione delle lampade a incandescenza utilizzate in ambienti domestici, partenza dal 2009 di nuovi obblighi di informazione a carico dei produttori su consumi e durata delle unità di illuminazione. Giro di vite a partire dal 2010 sui dispositivi di «stand by» delle apparecchiature elettriche. , in estrema sintesi, quanto prevedono due regolamenti messi a punto dalla commissione Ue in attuazione della direttiva 2005/32/Ce, provvedimento madre sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. Il primo, relativo alle lampade, approvato in via definitiva lo scorso 8 dicembre 2008 è ora in attesa del placet definitivo da parte del parlamento Ue; il secondo, relativo ai dispositivi «stand by», già pubblicato sulla Guue è in vigore da gennaio 2010.

Bando delle lampade ad alto consumo. Il calendario previsto dal regolamento messo a punto dall’esecutivo europeo prevede sei tappe: dal 1° settembre 2009 non potranno più essere commercializzate le lampade a incandescenza destinate all’illuminazione di ambienti domestici di potenza pari o superiore ai 100 watt. Dal 1° settembre 2011 il bando colpirà le analoghe lampade da 75 watt; dopo il 1° settembre 2012 quelle comprese tra 25 e 40 watt. I divieti non toccheranno le lampade direzionali e alcuni modelli rispondenti a particolari caratteristiche tecniche. A partire dal 1° settembre 2016 il divieto sarà esteso alle lampade alogene a bassa efficienza. Dal 1° settembre 2009 scatterà per i produttori l’obbligo di informare i consumatori, a mezzo di indicazioni sugli imballaggi (e in alcuni casi anche tramite siti internet), sulle principali prestazioni delle lampade: in particolare, potenza luminosa delle lampade (graficamente evidenziata in dimensioni almeno doppie rispetto alla potenza nominale); durata in termini di «ore di vita»; numero di cicli accensione/spegnimento che sopportano prima di rompersi; possibilità o meno di essere utilizzate tramite potenziometri e in condizioni di temperatura critiche; eventuale contenuto di mercurio e relative misure di sicurezza da adottare in caso di rottura accidentale.

Dispositivi «stand by». Con regolamento Ce n. 1275/2008 (Guue del 18 dicembre n. L399) la commissione Ue ha dettato le specifiche tecniche per la progettazione ecocompatibile in relazione al consumo di energia elettrica nei modi stand-by e spento e si applica alle apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche e da ufficio. Da gennaio 2010, dai forni elettrici alle lavatrici, passando per i sistemi di «home theatre» e le console di videogiochi, tutti i predetti sistemi dovranno essere muniti di modalità di stand-by o di altri sistemi di riduzione dei consumi energetici in linea con gli standard tecnici descritti negli allegati del regolamento.

La direttiva sull’Ecodesign. Il regolamento, come accennato, è stato messo a punto dalla Ue sulla base alla direttiva 2005/32/Ce, trasposta sul piano nazionale dal dlgs 201/2007, che impone l’adozione di standard ecologici nella concezione e nello sviluppo di tutti i prodotti che consumano energia (con l’unica eccezione dei veicoli a motore, oggetto di specifiche norme). La direttiva 2005/32/Ce detta disposizioni generali riguardanti criteri ecologici, dichiarazione di conformità, marchiatura Ce, rimettendo poi alla commissione la determinazione degli standard tecnici relativi ai singoli prodotti, tenendo conto dei pareri dei protagonisti del mercato: la direttiva prevede infatti un «forum consultivo», organo di raccordo tra esecutivo europeo e imprese, sindacati, venditori, importatori, associazioni ambientaliste, organizzazioni dei consumatori, rappresentanti degli stati membri.