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 2009  gennaio 05 Lunedì calendario

MARCO TRAVAGLIO PER L’UNITA’ DI LUNEDì 5 GENNAIO 2009


Dice bene il Codice etico del Partito democratico. Al punto 2 («Principi di riferimento
dei comportamenti individuali e collettivi») si legge che «le donne e gli uomini del Pd: 1.
Sostengono l’autonomia della politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i cittadini... senza essere subalterna ad alcuno»; «4. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che il riconoscimento dei meriti... così come il rinnovamento dei gruppi dirigenti, diano qualità all’azione politica... Ispirano il proprio stile
politico all’onestà e alla sobrietà. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto... Non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di scambio o pressioni indebite». Resta da capire quanti, nel Pd, abbianoletto il Codice etico del Pd. Basterebbe applicarlo
alla lettera e la questione morale, emersa di recente in varie amministrazioni locali, sarebbe presto risolta. Non si tratta - come dice il sindaco di Torino Chiamparino - di «accettare passivamente tutto quel che fa la magistratura». Si tratta di leggere i fatti che emergono dalle indagini, lasciando ai giudici quelli di rilevanza penale e isolando quelli di rilevanza politico-morale per sanzionarli in base al Codice etico. Colpevole o innocente che
sia, Del Turco riceveva in casa propria decine di volte un proprietario di cliniche che lui stesso definisce «noto corruttore» e che tuttavia lucrava centinaia di milioni dalle convenzioni con la sanità regionale. Colpevoli o innocenti che siano Gambale e Lusetti erano letteralmente spalmati, a Napoli, su un imprenditore già condannato (e poi salvato
dalla prescrizione) come corruttore di politici napoletani. Colpevole o innocente che sia, D’Alfonso circolava su una Lancia con autista pagati da un imprenditore privato, Carlo Toto, patron di AirOne. Colpevole o innocente che sia,Margiotta incontrava in vicoli appartati un imprenditore che aspirava ad appalti pubblici. Sarebbero questi i comportamenti ispirati all’’autonomia della politica”, ai principi di ”sobrietà”, ”onestà” e ”correttezza” indicati nel Codice etico? Pare proprio di no. E allora perché nessuno di costoro è stato sospeso dal partito?Perché i garanti e i probiviri del Pd non hanno assunto immediate iniziative?
E perché nessuno ha ancora chiesto a Rutelli come potesse la Margherita accettare finanziamenti (chi se ne importa se registrati a bilancio) da un simile soggetto? Che autonomia può avere un partito se si fa finanziare (anche con una quota nel giornale «Europa») da un tizio che contratta con le pubbliche amministrazioni ed è un noto corruttore? Anzichè inseguire trafelati le notizie, frammentarie, che escono ogni giorno dai vari provvedimenti giudiziari - oggi per prendere le distanze, domani per dare solidarietà, dopodomani per valutare incredibili candidature alle elezioni europee - non sarebbe il caso di lasciare che la giustizia faccia il suo corso, e assumere autonomamente decisioni in sede politica? NegliUsa il Partito Democratico del neopresidente Obama si sta
battendo per cacciare il governatore Blagojevic (arrestato e scarcerato su cauzione) e per annullare la nomina, da lui stesso decisa, del nuovo senatore dell’Illinois. Nessuno l’ha condannato né rinviato a giudizio, ma quel che è emerso dalle intercettazioni basta e avanza al suo partito per assumere decisioni conseguenti. Il ”primato della politica” non si misura dal suo livello di conflittualità con la magistratura, ma dalla sua capacità di fare
le pulizie di casa a prescindere dai tribunali.