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 2009  gennaio 05 Lunedì calendario

La Stampa, lunedì 5 gennaio 2009 Attenzione a non sottovalutare questa storia. C’è un giovane torinese, che si chiama Wladimiro «Wladi» Tallini: ora vive nella paura

La Stampa, lunedì 5 gennaio 2009 Attenzione a non sottovalutare questa storia. C’è un giovane torinese, che si chiama Wladimiro «Wladi» Tallini: ora vive nella paura. Tanto che la procura di Torino ha aperto un’inchiesta, affidata a polizia e carabinieri. Di professione Wladi fa il giornalista tv e lo speaker radiofonico. Ma, qualche anno fa, è stato uno dei primi manager a credere nelle suonerie telefoniche. E’ lui, tanto per dire, che - nel 2006 - ha dedicato un jingle al Materazzi mondiale, diventato per mesi un terrificante tormentone. E’ lui che ha registrato spot tv, finiti in particolare sulle reti Mediaset, in cui promuove le più incredibili sinfonie sonore, in vendita per 5 euro la settimana, in media, da parte di una società di Torino. Il suo volto sorridente, le sue battute, il suo look accattivante sono passati sui media e nei video per innumerevoli volte. Sino a trasformarlo in un personaggio tv conosciuto a livello nazionale, da Nord a Sud. Senza dimenticare i suoi talk show su Prima Antenna e le trasmissioni radiofoniche, molto seguite in Piemonte. Ma il suo ruolo, diciamo di inventore-collaboratore di questo particolare settore del mercato, lo ha purtroppo esposto a una campagna d’odio senza precedenti. E adesso ha paura. Agiugno ha presentato un esposto alla procura di Torino: lettere anonime, minacce di morte, persino un presunto sabotaggio subito dalla sua auto. Poi, ignoti hanno creato un sito su Facebook, dal titolo: «Io odio Wladi Tallini». Uomini e donne, con tanto di nomi e foto personali, che promettono: «...L’ho visto in un bar di Torino, non ho fatto in tempo a chiamare gli amici per riempirlo di mazzate...»: «Lui e le sue maledette suonerie...lo voglio fare a pezzi...strappargli i capelli a uno a uno...». Senza contare i sanguinosi insulti personali, pure sulla sua sessualità, le sue amicizie e i suoi modi di fare. Nel giro di pochi mesi, sulla rete è così esplosa una campagna negativa che ha davvero pochi precedenti. Migliaia di nemici lo collegano, senza esitare, alla mielosa ed estenuante vocina del gatto Virgola, «la star del telefonino», al petulante papero Lello, all’odiosa sexy Topolona e a tutti i cartoons che cercano di vendere, alla fine, a migliaia di persone, gli abbonamenti legati ai famigerati numeri che iniziano per 48.... a 5 euro a settimana. Insomma, un business di enormi dimensioni. C’è già la leggenda metropolitana (davvero una leggenda?) di un commercialista della cintura torinese che cura gli interessi di una società di produzione delle suonerie. Movimenterebbe, sui suoi conti, ogni anno, decine di milioni di euro. Di lui si stanno blandamente interessando da tempo polizia postale, guardia di Finanza e carabinieri. Ma nessuno sa con quali risultati concreti. Torniamo al povero Wladi. La sua denuncia è stata presa molto sul serio dagli inquirenti. C’è un pm che ha già individuato, grazie alle sue segnalazioni, un primo elenco delle possibili «menti» di questa virulenta campagna mediatica. Alcuni sono stati già sentiti, come persone informate dei fatti; avrebbero consentito agli investigatori di registrare le loro impronte (digitali e palmari) per essere messe a confronto con quelle rilevate sulle lettere anonime spedite a Tallini. Che è tuttora preoccupato per la sua incolumità: «I poliziotti della Digos, quest’estate, quando qualcuno è venuto a cercarmi nella mia abitazione di Torino, quando sono accaduti fatti strani alla mia auto, forse sabotata intenzionalmente, mi hanno consigliato di stare attento, di non sottovalutare le minacce. Credo di essere, da quel momento, discretamente sorvegliato, proprio per tutelare la mia sicurezza. All’inizio, quasi quasi, mi sembrava una cosa su cui sorridere...». Poi? «Ma un giorno sto passeggiando in piazza Vittorio, un tizio si avvicina e mi dice che ”se non ci fosse stata tanta gente, mi avrebbe riempito di sprangate”». E lei? «Gli ho solo detto ”ma tu sei proprio fuori!”. E me ne sono andato. Riconosciuto a Roma, a Milano, per strada e in locali pubblici. Mi odiano. Hanno messo sul web i miei dati personali. Non riesco a togliere da Facebook il sito che mi hanno costruito». Scusi, Tallini, ma lei, con il gatto Virgola e i suoi compari, c’entra o no? «Noooooo. Voglio precisare che non ho nessun ruolo nella creazione del gatto Virgola, nè degli altri soggetti propagandati dalla stessa società per cui ho lavorato e lavoro. Ma sono orgoglioso di essere stato tra i primi a scoprire le potenzialità delle suonerie». Tallini, tra l’altro, è quel giovane sorridente e spigliato che, negli spot tv del 48..., promuove anche un’esplosiva risata-suoneria e tanto altro ancora. Compreso un certo tipo di rumore umano, immortalato anche dal sommo Dante Alighieri nella Commedia, che però in teoria non si dovrebbe trasmettere nelle reti nazionali, almeno durante la fascia protetta. Senza audio, forse. Massimo Numa