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 2009  gennaio 04 Domenica calendario

MOSCA - Secondo la Russia l´Ucraina ruba il gas in transito verso l´Europa, mentre secondo gli ucraini Gazprom ha ridotto il flusso per poterli incolpare meglio

MOSCA - Secondo la Russia l´Ucraina ruba il gas in transito verso l´Europa, mentre secondo gli ucraini Gazprom ha ridotto il flusso per poterli incolpare meglio. Ieri, intanto, mentre continuavano ad inasprirsi i toni del conflitto tra Mosca e Kiev, si sono registrati i primi cali di approvvigionamento verso alcuni paesi europei. L´Ucraina ha subito tenuto a precisare che non sarà responsabile per future e più importanti ripercussioni sulle forniture verso l´Ue. «Entro dieci giorni il transito sul nostro territorio potrebbe subire gravi problemi tecnici», ha dichiarato un portavoce del presidente ucraino Viktor Yushenko. «Se la parte russa non provvederà a fornire più gas di quello che sta facendo ora, allora la distribuzione potrebbe interrompersi. Ma non sarà colpa nostra». Immediata la risposta di Mosca. «L´Ucraina ha fallito nel suo ruolo di paese di transito del gas ed è colpevole dei problemi di fornitura registrati da alcuni paesi europei», ha detto il direttore esecutivo di Gazprom, Alexander Medvedev, giunto a Praga per rassicurare i propri clienti della buona fede russa in questa guerra del gas. Secondo Medvedev, non solo l´Ucraina non ha saldato i suoi debiti, ma ora ruba il gas e ricatta sia la Russia sia l´Ue. «Ruba 35 milioni di metri cubi di gas al giorno che transitano sul suo territorio verso gli altri paesi europei. Ma tutto il gas che è stato prelevato illegalmente dovrà essere pagato», ha poi ammonito l´emissario di Gazprom. A causa del calo del flusso di gas russo in transito attraverso l´Ucraina, i principali paesi dell´Europa dell´est hanno denunciato una diminuzione delle forniture. In Polonia, il flusso proveniente dallo snodo di Drosdovichi è sceso del 6 per cento, l´Ungheria ha invece subito una diminuzione delle consegne pari a quasi 10 milioni di metri cubi, mentre la fornitura di gas russo alla Romania è calato di quasi un terzo. Sempre ieri, tuttavia, nel ruolo di rappresentante della presidenza dei Ventisette, il vice-premier ceco Alexander Vondra ha dichiarato che i paesi dell´Unione Europea hanno riserve di gas sufficienti, e che non c´è nessuna sostanziale ragione di preoccuparsi. Vondra ha poi ribadito che lo scontro tra Russia e Ucraina sul gas è una «disputa commerciale» nella quale l´Ue non intende mediare. «Gli impegni nei confronti dei clienti europei devono comunque essere rispettati», ha concluso il vice-premier. Giovedì scorso Mosca aveva interrotto l´approvvigionamento di gas all´Ucraina, accusandola di non aver saldato le bollette per i mesi di novembre e dicembre (che Kiev sostiene invece di aver pagato) e per il mancato accordo sul prezzo delle forniture per il 2009. Dopo il rifiuto ucraino di accettare la tariffa "umanitaria", così definita dallo stesso premier Putin, di 250 dollari per mille metri cubi, Gazprom ha deciso di imporre il prezzo "europeo" di 418 dollari. La Naftogaz ucraina ha allora rilanciato a 235 dollari, chiedendo però il rialzo contestuale delle tariffe di transito lungo il proprio territorio.