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 2006  gennaio 12 Giovedì calendario

Il deputato arabo-israeliano Raleb Majadleh, laburista, è stato nominato ministro per le Scienze e le tecnologie

Il deputato arabo-israeliano Raleb Majadleh, laburista, è stato nominato ministro per le Scienze e le tecnologie.E’ la prima volta che un arabo entrea a far parte di un governo israeliano. La nomina, che dovrà essere approvata dalla Knesset, rientra nella quota di ministeri assegnati al partito laburista dai patti di coalizione.Quasi sessant’anni dopo la sua costituzione lo Stato di Israele ha tra i membri del governo un arabo musulmano al fianco dei colleghi ebrei. Ma la decisione, presa dal leader laburista e ministro della difesa Amir Peretz, ha suscitato un’ondata di reazioni contrastanti.Majadleh ha detto di considerare «la nomina un precedente storico e perciò un’occasione da non rifiutare».Ma nel partito laburista c’è chi ha visto nella nomina di Majadleh una cinica mossa di bassa politica di Peretz volta a rafforzarlo in seno al partito, dove è fortemente contestato, in vista delle elezioni interne tra alcuni mesi.La nomina di Majadleh potrebbe forse permettere a Peretz di recuperare consensi in seno agli elettori arabi del suo partito. Critiche sono venute da uno degli aspiranti a succedere a Peretz, l’ex ministro per le Scienze e le tecnologie Ophir Pines-Paz, che si era dimesso lo scorso ottobre per protestare contro l’ingresso nella coalizione di governo di Israel Beitenu, un partito di estrema destra. Quest’ultimo, tra l’altro, propone politiche volte ad assicurare il carattere ebraico e la maggioranza ebraica nello Stato, a spese della minoranza araba (circa 20% della popolazione) che già si sente fortemente discriminata. Allora anche Majadleh si era opposto all’ingresso di Israel Beitenu proponendo l’uscita dei laburisti dalla coalizione. Secondo Majadleh, il leader di questo partito, Avigdor Lieberman, vuole fare di Israele uno Stato senza arabi. Ora invece sarà proprio lui a sedere al tavolo del governo al fianco di Lieberman.Majadleh si è difeso affermando che la sua nomina «è un passo che crea un importante precedente verso l’integrazione di oltre un milione di arabi in questo paese».Il solo scopo della nomina di Majadleh, secondo Pines-Paz, è invece di contrastare la candidatura dell’ex premier Ehud Barak alla guida dei laburisti. «Non c’è dubbio - ha detto - che un arabo debba essere ministro nel governo israeliano ma la mossa di Peretz e Majadleh è un nuovo record di cinismo e di sprezzo per l’intelligenza degli elettori». Altri esponenti laburisti hanno invece elogiato la mossa di Peretz.Critiche feroci alla nomina sono state espresse dalla deputata di Israel Beitenu, Esterina Tartman, secondo la quale essa marca addirittura «l’inizio della distruzione del popolo ebraico». Israele, ha detto, è uno Stato ebraico e deve essere governato da ebrei. Critiche sono però giunte anche da deputati dei partiti arabi alla Knesset. Per il parlamentare di Hadash (comunisti) Mohammed Barakeh la nomina non ha nulla a che fare con l’ eguaglianza ma è solo una mossa per salvare la dirigenza di Peretz nel partito laburista.