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 2009  gennaio 03 Sabato calendario

MILANO

Intesa Sanpaolo inaugura il 2009 facendo provvista di liquidità con una maxicartolarizzazione di mutui da 13 miliardi di euro. L’operazione lanciata ieri, primo giorno disponibile dopo la pausa di Capodanno, rientra «nel quadro del prudenziale ampliamento della già elevata disponibilità di attivi stanziabili presso le Banche Centrali», ha spiegato l’istituto milanese in una nota. In poche parole, Intesa si è voluta mettere al riparo dal rischio di mancanza di liquidità sul mercato del credito costituendo per tempo una riserva a cui attingere.
Riserva che Ca’ de Sass aveva già ampliato alla fine del 2008 con una prima emissione di bond garantiti da 5,7 miliardi di mutui fondiari, e da una seconda effettuata dalla controllata Biis il 23 dicembre utilizzando 1,33 miliardi di obbligazioni di enti locali. In entrambi i casi i titoli emessi sono stati mantenuti in portafoglio da Intesa Sanpaolo che potrà così offrirli in garanzia alla Banca Centrale Europea o a Bankitalia in cambio di liquidità. La logica principale di questo tipo di operazione è infatti proprio quella di creare un «magazzino» di attivi, titoli, da scambiare con denaro fresco in caso di necessità. Anche Unicredit ha fatto una mossa analoga emettendo a novembre bond per 23,7 miliardi garantiti da mutui fondiari.
Per l’operazione annunciata ieriIntesahautilizzatomutui fondiari in bonis per 13.050 miliardi di euro, che andranno a garantire i titoli emessi da Adriano Finance, il veicolo utilizzato per la cartolarizzazione. Intesa ha emesso due tranche di obbligazioni: una senior da 12,17 miliardi di euro, quotata presso la Borsa di Lussemburgo, a cui è stato assegnato rating AAA da Fitch, e una junior di 876 milioni di euro. I titoli sono stati emessi con prezzo pari al 100% del capitale nominale e pagheranno una cedola a tasso di interesse variabile sull’Euribor a 6 mesi. A riceverla sarà la stessa Ca’ de Sass che ha integralmente sottoscritto le due emissioni.
Ovviamente per i titolari dei mutui cartolarizzati da Intesa Sanpaolo non cambia nulla. L’operazione annunciata ieri non ha alcun effetto sui rapporti con la banca. Cambia invece, e non poco, la situazione per l’istituto milanese che inizia il 2009 con un «magazzino » di titoli stanziabili che complessivamente equivalgono a 34 miliardi di liquidità, a cui dovrebbero aggiungersene altri 6 quest’anno da nuove cartolarizzazioni. Questo tuttavia non significa che verranno utilizzati per ottenere cash dalla Bce, anche perché la fase acuta del credit crunch sembrerebbe alle spalle e comunque il canale retail garantisce già a Intesa piena copertura del fabbisogno. Ma non si sa mai e comunque, a detta degli economisti, anche quest’anno il tema della liquidità sarà dominante. E avere in cascina fieno in abbondanza può essere quindi un bel vantaggio, tanto in caso di nuove strette sul credito, quanto nel caso contrario in cui dovesse aprirsi una finestra per nuove emissioni. Ma c’è anche un’altra ragione che avrebbe spinto la banca milanese a cartolarizzare i mutui: i titoli possono essere infatti utilizzati come «sottostante» per emettere covered bond. Certo, viste le condizioni dei mercati non è sicuramente questo il momento. Ma se il clima dovesse cambiare Intesa sarebbe già pronta per fare cassa.
Federico De Rosa