Glauco Maggi, La Stampa 3/1/2009, 3 gennaio 2009
GLAUCO MAGGI
NEW YORK
Capodanno di fusioni nel mondo bancario americano, che spera di affrontare così il 2009 della recessione con protagonisti più solidi dopo lo tsunami dell’anno passato. Da ieri la Bank of America (Bofa) è la maggiore banca americana, con assets per 2,7 mila miliardi di dollari, avendo concluso l’iter per l’acquisto della Merrill Lynch & Co. La firma conclusiva provocherà la perdita del posto per migliaia di dipendenti della nuova entità, che deve tagliare spese annuali per 7 miliardi l’anno. La Bofa, che ha la sua sede centrale a Charlotte (Nord Carolina), progetta di eliminare circa 35 mila addetti nei prossimi tre anni per risanare i conti.
Quando fu annunciato in settembre, l’accordo era valutato sui 50 miliardi, ma in un trimestre il valore è sceso a 20 per il calo del prezzo dell’azione Bofa, scambiata ora a 14 dollari. L’amministratore delegato della Bofa Kenneth Lewis ha espresso ottimismo sull’operazione, perché «la nuova organizzazione» che mette insieme «le qualità da investment bank e da gestore finanziario della Merrill" e l’esperienza della Bofa "nelle attività bancarie per i consumatori e le imprese» è «in una posizione unica per conquistare quote di mercato ed espandere la posizione di leadership nei mercati globali».
Con l’acquisto di Merrill, la Bofa dispone oggi di 20mila promotori finanziari e di circa 2mila miliardi di dollari sotto gestione per una facoltosa clientela globale. La banca possiede anche il 50% di BlackRock., la ex società di gestione della Merrill che a fine settembre aveva 1,26 mila miliardi sotto management, contro i 564 miliardi detenuti dalla Bofa.
Altra grande operazione che si è completata alla riapertura dei mercati quest’anno è quella che ha visto la Wells Fargo di San Francisco completare la fusione con la Wachovia di Charlotte (Nord Carolina). L’accordo crea un gigante dei servizi finanziari, che sarà presente in 39 Stati, per un totale di 11mila filiali e 12.260 postazioni per la distribuzione di cash. Secondo un comunicato della Wells Fargo, la banca era già la prima del Paese per numero di filiali (6.650), per prestiti alle piccole imprese e alle medie ditte commerciali, al mondo agricolo, nel business degli immobili commerciali. Ora aggiunge la presenza di Wachovia nella gestione dei capitali e il suo radicamento ad est del Paese.