Lorenzo Salvia Corriere della Sera 2/1/2009, 2 gennaio 2009
Nel 2008 gli italiani hanno speso per il gioco - tra Superenalotto, Gratta&Vinci, scommesse varie e macchinette al bar - 47 miliardi di euro, cifra che equivale al 2 per cento del Pil
Nel 2008 gli italiani hanno speso per il gioco - tra Superenalotto, Gratta&Vinci, scommesse varie e macchinette al bar - 47 miliardi di euro, cifra che equivale al 2 per cento del Pil. Rispetto al 2007 il totale delle somme giocate è aumentato dell’11 per cento e l’erario, grazie al prelievo fiscale, ha incassato quasi 8 miliardi di euro (per il 2009 si prevede un altro aumento dell’8 per cento). Rischia però di sparire il Totocalcio, che quest’anno ha perso il 23 per cento come volume di giocate e rispetto al 2003 ha visto sfumare più della metà del suo giro d’affari, e sono messe male anche le scommesse sui cavalli, che arretrano del 16 per cento. *** Ogni italiano, tra Lotto, Gratta&Vinci, slot eccetera spende in media 800 euro l’anno (cifra che ci colloca al primo posto nel mondo). Secondo l’ultimo sondaggio realizzato dal Coordinamento nazionale gruppi per i giocatori d’azzardo, ad avere la passione per il gioco è l’82 per cento degli italiani (78%, secondo Eurispes). Di questi, 1 milione e 300 mila, sono a rischio dipendenza. Giocano cioè più di tre volte alla settimana, spendendo almeno 600 euro al mese.