varie, 2 gennaio 2009
Nicola Scarpa, 24 anni. Napoletano, «tranquillo», «bravissimo ragazzo», una passione per il calcio e per la Juve, la sera del 31 dicembre era a casa per festeggiare il Capodanno in famiglia quando la mamma Velia gli chiese di chiamare il fratellino di 7 anni che giocava in cortile
Nicola Scarpa, 24 anni. Napoletano, «tranquillo», «bravissimo ragazzo», una passione per il calcio e per la Juve, la sera del 31 dicembre era a casa per festeggiare il Capodanno in famiglia quando la mamma Velia gli chiese di chiamare il fratellino di 7 anni che giocava in cortile. Lui s’affacciò dal balcone, urlò al bimbo «sali su che in strada è troppo pericoloso» ma proprio in quell’istante un proiettile di pistola sparato dal palazzo di fronte gli si conficcò nell’occhio ammazzandolo sul colpo. Pochi minuti dopo la mezzanotte del 31 dicembre in Vico Lungo Trinità degli Spagnoli a Napoli.