Annuario Panorama 2008, 2 gennaio 2009
Alchimie finanziarie. Le parole chiave della grande crisi finanziaria del 2007-2008 sono ”subprime” e ”derivati”
Alchimie finanziarie. Le parole chiave della grande crisi finanziaria del 2007-2008 sono ”subprime” e ”derivati”. Subprime sono i mutui immobiliari concessi negli Stati Uniti, nel corso degli ultimi cinque anni, a chi ha un reddito limitato, è privo di garanzie o ha cattive referenze (rate di prestiti saltate, ritardi sui pagamenti della carta di credito). L’istituto che li concede, a un tasso superiore a quello normalmente applicato, spezzetta poi il credito e lo trasferisce ad altri fondi e banche che a loro volta ”impacchettano” il tutto sotto forma di obbligazioni che vengono rivendute sul mercato. Ed ecco i titoli derivati, che contengono questi debiti mescolati con altri meno rischiosi e diventano strumenti finanziari sempre più complessi e indecifrabili. Fintanto che i debitori continuano a pagare, tutto va per il meglio. Ma quando, con l’aumento dei tassi d’interesse, la rata del mutuo diventa insostenibile e il debitore non paga, salta tutto il sistema. Non si conosce bene l’entità di questa crisi: nel maggio 2007 il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke affermava di non aspettarsi «effetti significativi sul resto dell’economia o sul sistema finanziario». Pochi mesi dopo, confermando di non essere buon profeta sull’argomento, disse che la crisi sarebbe costata al massimo 100 miliardi di dollari. L’ultima provvisoria stima del Fondo monetario internazionale parla di 1.400 miliardi.