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 2008  dicembre 31 Mercoledì calendario

Secondo le ultime notizie Israele non vuole il genocidio dei palestinesi di Gaza, ma l´eliminazione di Hamas

Secondo le ultime notizie Israele non vuole il genocidio dei palestinesi di Gaza, ma l´eliminazione di Hamas. L´idea è che Hamas sia una forza estranea ai palestinesi e quindi chirurgicamente asportabile. un´idea errata. L´idea è anche di affrontare Hamas nella Striscia come in combattimento aperto. Anche questa idea è sbagliata. L´apparato militare predisposto da Israele sembra attagliato per queste idee che possono trasformarsi in incubi. Gaza è giuridicamente un territorio sotto occupazione israeliana. Tecnicamente Israele fa guerra a se stesso. Poi, la forza di Hamas non sta nelle brigate Ezzedin-al-Qassam: Hamas è la nuova anima palestinese e ha già impregnato di sé il milione e mezzo di connazionali. La brigata del nord di Ahmed Ghandour, le due della città di Gaza di Ahmed Ja´abari, la brigata centrale di Ayman Nawfal, la brigata di Khan Yunis e l´altra di Rafah controllano il territorio. Eliminare con la forza Hamas significa eliminare i palestinesi di Gaza: il genocidio, appunto, che, come gli israeliani sanno bene, non è mai conclusivo. Gaza non è un poligono aperto, le visuali di fuoco dei carri armati sono limitate, gli ostacoli non sono alberi, ma case, palazzi, ospedali. L´incubo di ogni comandante del passato era quello di dover espugnare le fortezze. In genere esse cadevano col denaro e col tradimento. Gaza è stata per secoli una fortezza. Se cade ora è senz´altro per tradimento. L´incubo degli eserciti moderni sono i centri abitati. Gaza è una città complessa a forte densità di popolazione. Combattere casa per casa è un eufemismo per indicare che, come a Falluja, si deve radere al suolo casa dopo casa, con relativi inquilini. L´incubo dei comandanti post-moderni è il combattimento nelle megalopoli: in quelle caotiche come i ranchos di Caracas o le favelas di Rio, oppure nelle periferie dei grandi centri urbani o nelle enormi distese dei campi profughi. In questa dimensione non ci sono solo case e persone, ma connessioni fra civile e militare, tra crimine e resistenza. Non c´è nemico visibile, tutto è ostile. Gaza, per popolazione è una metropoli, per struttura è caotica e per connessioni si estende per tutta la Striscia. anche un enorme campo di rifugiati. La forza spiegata da Israele è paradossalmente la meno adatta. Forse è stato pensato troppo alla lezione di Hezbollah in Libano e poco a quella dei terroristi di Mumbai che hanno applicato per primi il concetto inventato da noi occidentali per combattere nelle megalopoli. Si chiama Small Units Precision Combat, Combattimento di Precisione con Piccole Unità. Israele ne è ancora lontano e la battaglia terrestre asimmetrica non può che svilupparsi nel solito tragico modo: il massacro indiscriminato e inconcludente.