Annuario Panorama 2008, 30 dicembre 2008
Il gadget tecnologico del 2008 è l’iPhone, in vendita in Italia da luglio. Nelle prime 24 ore di lancio ne vanno via 50mila pezzi
Il gadget tecnologico del 2008 è l’iPhone, in vendita in Italia da luglio. Nelle prime 24 ore di lancio ne vanno via 50mila pezzi. Piatto, nero, senza tasti, viene subito ribattezzato dai suoi fans ”The God Machine”, la macchina di Dio. Costa caro (più di 500 euro) e secondo alcuni non è privo di difetti (per esempio si dice che il collegamento Internet funzioni bene solo in wifi, che in Italia è poco diffuso). Polemica quando si viene a sapere che sull’apparecchio è montato il dispositivo kill switch, che permette alla Apple di cancellare a distanza i software scaricati illegalmente o non coperti da copyright. La Apple vale circa 70 miliardi, più di McDonald’s, Merck e General Motors messe insieme. Il numero uno dell’azienda, Steve Jobs, ha però dovuto più volte rassicurare Borse e ammiratori, preoccupati del suo stato di salute. Operato per un tumore quattro anni fa, quando appare in pubblico tutti si interrogano sulla sua magrezza e addirittura in agosto Bloomberg diffonde la notizia della sua morte: il vice (e successore designato) Tim Cook rassicura i mercati, ma nel frattempo vanno bruciati 10 miliardi di dollari di capitalizzazione per una sfrenata corsa alle vendite. Intanto il motore di ricerca Yahoo! sta cercando un compratore per uscire dalla crisi. Bocciata dall’antitrust americano la partnership con Google, si fa avanti la Microsoft di Bill Gates. Il tira e molla tra i due colossi va avanti per mesi, poi uno dei fondatori di Yahoo!, Jerry Yang, dopo le critiche dagli azionisti, che lo rimproverano per aver respinto un’acquisizione da 47,5 miliardi di dollari da parte di Gates, annuncia le sue dimissioni. Forse a questo punto l’accordo si farà. Il fenomeno dell’anno è il social network Facebook. Fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, oggi con versioni in più di 20 lingue, 125 milioni di iscritti e un valore pari a 16 miliardi di dollari, permette di comunicare sempre, con chi si vuole e in qualsiasi momento. In Italia nel 2008 le iscrizioni sono aumentate del 961%. Qualcuno si lamenta perché mette a rischio la privacy, ma la politica ne approfitta: Obama ha il suo profilo personale e attraverso Facebook ha fatto campagna elettorale. Sono presenti anche i politici di casa nostra: Veltroni ha più di novemila sostenitori, D’Alema meno di duemila.